Boris 'Bum Bum' Becker è stato uno dei più grandi campioni di tennis degli anni 80 e 90, con affermazioni in tutto il mondo e ben 6 titoli del Grande Slam. Conosciuto ovunque per la sua spiccata potenza fisica, per il gioco dinamico e spettacolare e per essere un ottimo interprete del “serve and volley”, Boris ha poi deciso di chiudere la sua carriera nel 1997, dopo un declino fisico e psicologico segnato da guai con il fisco e dipendenza da alcool e farmaci.
Ma Becker non si è dato per vinto, e anzi ha trovato nuova linfa vitale proprio grazie all’ingresso nel mondo del poker.
Pur se accolto con un certo stupore e scetticismo - ricorderete infatti tutti che almeno fino a qualche tempo fa gli piovevano addosso critiche da ogni dove, soprattutto inerenti alla sponsorizzazione di PokerStars (quale uomo immagine per il mercato tedesco) arrivata sicuramente più per il suo nome che non per le sue oggettive qualità al tavolo – più di recente, invece, pare che le cose stiano pian piano cambiando, forse anche grazie al giusto atteggiamento di Boris che ha finalmente iniziato a maturare come giocatore e a prendere questo impegno con maggior serietà e dedizione.
Un’ulteriore conferma di ciò ci arriva anche dal diretto interessato, interpellato a proposito in un’intervista durante l’EPT di Praga. “Ora mi sento molto più a mio agio quando partecipo ad una competizione” ha infatti riferito. “Più gioco e più miglioro. Penso di aver fatto sicuramente molti passi avanti rispetto all’anno scorso. Pur ammettendo che il poker richiede una preparazione mentale pari a quella necessaria nel tennis, il mio attuale obiettivo è comunque quello di arrivare a comprendere sempre meglio le tante dinamiche di questo gioco”.
Tanti buoni propositi, dunque, anche se al momento Becker può contare soltanto su un paio di piazzamenti: il primo raggiunto al side-event da 500€ di buy-in tenutosi a Monte Carlo nel 2008 - dove arrivò al tavolo finale chiudendo poi in settima posizione per 11.800 euro di premio - e il secondo, certamente più prestigioso, ottenuto al World Poker Tour Championship da 25.000$ d’iscrizione, tenutosi nell’aprile di quest’anno a Las Vegas e terminato al 40esimo posto per 40.855$ di ricompensa.
E mentre gli “allenamenti” al tavolo da gioco proseguono anche nella sua casa di Londra - situata a pochi passi dal Centre Court di Wimbledon e con ospiti illustri quali l’avvenente Sandra Naujoks, il vincitore dell’EPT di Barcellona 2008 Sebastian Ruthenberg e il runner-up dell’EPT di Londra 2007 Florian Langmann - il prossimo impegno sarà la tappa dell’European Poker Tour di Dortmund a marzo (anche se probabilmente l’evento verrà spostato a Berlino). “Spero proprio di poterci essere” ha poi concluso. “Ho tanta voglia di dimostrare ai miei connazionali che posso essere competitivo anche in qualcos’altro che non sia il tennis”.