È stato uno dei protagonisti delle WSOP 2014 grazie alla vittoria di due braccialetti che gli hanno fruttato 688.459 dollari ma per lui le WSOP sono meno profittevoli di quanto si possa pensare. Parliamo di Dominik Nitsche, che in un recente post sul suo blog ha analizzato le sue World Series e ha ragionato su quanto abbia senso andare ogni anno a Las Vegas per giocarle.
Il post, scritto dalla sua Edinburgo, si apre dall'ultimo torneo giocato, il Main Event: "Non ricordo di aver mai giocato un torneo simile, nel quale mi siedo per 14 ore, non vedo una carta, non mi muovo dallo stack iniziale e vado a mettere tutte le chips nel mezzo con una mano per nulla particolare che mi condanna all'eliminazione". Il torneo di Dominik, infatti, si conclude con A-Q sul board 10-3-2-Q e l'avversario che mostra un set di 2.
La delusione per com'è andato il torneo più importante dell'anno è ancora tanta ma Nitsche non può certo lamentarsi delle sue WSOP: "È stato un grande successo. Era la terza volta che partecipavo e per la seconda sono uscito in profitto. Oltre ad aver vinto due braccialetti e aver fatto un altro ITM, ho anche acquistato quote di Manig Löser, Melanie Weisner e Oliver Price, che mi hanno fatto incassare altri 60.000 dollari".
Guadagnare tutti questi soldi ad appena 23 anni può far perdere la cognizione del denaro ma Dominik è consapevole di ciò che può acquistare con il suo life-bankroll: "Solo grazie a queste vincite posso permettermi di guardare degli appartamenti in vendita a un prezzo che prima era proibitivo. Infatti ora sono alla ricerca di una proprietà qui a Edinburgo e posso permettermene alcune addirittura con la camera per gli ospiti".
Un'ottima idea, dunque, quella di partecipare alle WSOP, eppure Nitsche non sembra essere pienamente d'accordo: "Dopo tre anni di fila alle World Series comincio a chiedermi per quanto ancora possano essere interessanti. Capisco gente come Sebastian Ruthenberg o Tobias Reinkemeier che a un certo punto della carriera decidono di non giocare più i tornei da 1.000$ e si stufano anche di Las Vegas in generale".
Nitsche è infatti convinto che le WSOP, per lui, siano profittevoli solo in quanto torneista: "Se giocassi con profitto il 200$/400$ online come fa Sebastian Ruthenberg, probabilmente non andrei ogni anno per due mesi a Las Vegas. D'altra parte è anche vero che alle WSOP ho sempre tanti amici e si respira un'aria da campo estivo. Finchè le cose resteranno così, continuerò ad andarci".
Chissà se arriverà mai il giorno in cui le WSOP non saranno sufficientemente profittevoli per Dominik Nitsche; in quel caso vorrà dire che avrà trovato qualcosa di meglio rispetto ai 1.995.324$ guadagnati finora solo in questa manifestazione. Una cifra che non si ottiene facilmente in altri modi ma il ragazzo è giovane e sicuramente intelligente, vedremo se sarà in grado di stupire tutti...