Abbiamo contattato Valentina Galeandro, una delle giocatrici italiane che meglio si sono messe in evidenza in quest'ultima parte della stagione pokeristica, con un successo alla Estrella Cup da €330 di Buy In.
La vittoria della giocatrice azzurra è giunta lo scorso 24 marzo nel bel mezzo della tappa del Estrellas Poker Tour giocatasi al Gran Via di Madrid.
In quell'occasione Valentina tenne a bada un field complessivo di 340 giocatori, che generarono un prize pool di €97.920, per una prima moneta di €14.950.
L'intervista a Valentina Galeandro
Ciao Valentina e benvenuta su Assopoker.
Diciamo subito che il tuo nome è stato segnalato da Antonio Asaro, uno dei migliori grinder italiani, che ci ha parlato immediatamente della tua vittoria di Madrid in Spagna.
Ma andiamo con ordine.

Vuoi descriverci in poche righe qualcosa di tuo? Intanto sei italiana oppure francese? Perché facendoci un po’ gli affari tuoi, almeno per quanto riguarda i siti del settore, il primo dubbio che ci è venuto è stato questo.
Italiana, ho scritto al supporto di Hendom Mob, ora sono italiana anche per i database del poker! In particolare vivo in una terra meravigliosa, la Puglia. Sono una persona dinamica che si è appassionata a tante cose diverse negli anni, la matematica, il teatro, il poker, solo per citarne alcune. Gioco regolarmente MTT da circa quattro anni.
Come si innamora del poker una ragazza come te? Come e quando hai vissuto i primi passi nel nostro mondo?
Mi ero appena laureata e avevo molto tempo libero, così un pomeriggio per divertimento, mi sono iscritta al noto sito della picca rossa. Dopo le prime piccole vincite, ho deciso di investire quei soldi per comprare un pacchetto di coaching con Simone Speranza. Volevo capirne sempre di più, questa è una disciplina dinamica, mai uguale ogni giorno e ci sono tante cose da studiare, tanti adattamenti, è stato fin da subito molto stimolante.
Valentina Galeandro: sdoganamento positivo del poker
Pur sapendo che sei una ragazza piuttosto brava, non sei fin qui mai stata sulla ribalta dei social o dei portali del settore. A cosa pensi sia dovuta questa dinamica ( tutt’altro che negativa, tengo a sottolineare ), forse è il tuo carattere a tenerti lontana dalle luci dei riflettori?
È stata sicuramente una scelta. Oltre a questo, mi è pesato nel tempo anche dover far fronte al forte pregiudizio nei confronti di questa disciplina che è a tutti gli effetti definita sportiva da qualche anno. Credo che sia anche responsabilità nostra, noi dell’ambiente facciamo ancora molto poco per farla conoscere positivamente.
Qual è il tuo Main Game? Dal risultato di Madrid direi gli MTT, ma è effettivamente così?
Unicamente gli MTT fino ad ora.
E lo stile di Valentina? Se ti dovessi auto definire con qualcosa che più si avvicina al tuo stile di gioco, cosa sceglieresti?
Direi che sono estrema, in qualunque modo vogliate interpretarlo! Sono convinta che i migliori giocatori siano quelli che conoscendo la teoria si sanno adattare a chi hanno di fronte e io cerco sempre di farlo.
Ti definiresti una giocatrice professionista?
Senza dubbio sì, sia per i volumi di gioco, sia per la crescita nel gioco e soprattutto per l’approccio e lo studio che c’è dietro.
La tua conoscenza con Antonio immagino che non sia così distante dal rapporto con la sua scuola. Ti trovi bene con loro?

Sono in Notbad da tanti anni ormai, è un ambiente sano, professionale e a questo punto anche una famiglia per me. Devo sicuramente ringraziare Antonio per la fiducia e tutti i coach e compagni di studio, Claudio e Ruslan in particolare, che in questi anni mi hanno fatto crescere come giocatrice.
Quante ore dedichi giornalmente e quanti giorni alla settimana ti impegna il gioco del poker?
In media direi 8/10 h al giorno per cinque o sei giorni a settimana.
Come vedi il futuro di Valentina nel mondo del poker? Pensi di giocare ancora a tutto tondo?
Mi piacerebbe sicuramente giocare molti più tornei live. Era già un mio sogno, la picca di Madrid mi ha dato tanta soddisfazione e ancora più voglia di riuscirci, è stato un momento bellissimo e di condivisione, indimenticabile. Sicuramente un grande traguardo a livello personale. Spero sia la prima tappa di tante altre belle avventure pokeristiche.