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WPT Doyle Brunson Classic, Alaei trionfa

Daniel Alaei festeggia insieme al padreAccade anche questo, ai grandi giocatori di poker. Accade che il giorno prima sei seduto nella Bobby’s Room del Bellagio con a fianco seduto Guy Laliberté, mentre i tuoi colleghi si stanno scornando ai tavoli di un torneo importante come una tappa del World Poker Tour. Invano. Non sanno infatti – né loro né tu – che i loro sforzi saranno inutili, dal momento che ti iscriverai il giorno seguente a partire dal sesto livello, ti guadagnerai la vetta e non la mollerai più.

Una favola forse, o magari la trama fin troppo scontata di un film, o ancora quello che è accaduto a Daniel Alaei, temuto cash player High Stakes che si è guadagnato il titolo di campione del WPT Doyle Brunson Five Diamonds Classic assieme ad una prima moneta che sfiora il milione e mezzo di dollari.
“E’ fantastico – ha dichiarato Alaei a caldo – stavo aspettando un risultato simile da un po’. Ero l’unico fra i miei amici a non aver vinto ancora un titolo WPT, adesso è accaduto ed è meraviglioso”.
Alaei per la verità non è nuovo ad imprese simili in tornei importanti, dato che in carriera può vantare due braccialetti WSOP e numerosi piazzamenti di rilievo. D’altra parte, non si vincono quattro milioni di dollari in carriera di soli tornei per caso. Non male, per un cash player.

La storia di questo tavolo finale è stata piuttosto combattuta: complice l’importanza della posta in palio ed il livello tecnico al tavolo, le eliminazioni sono procedute a singhiozzo.

Il primo ad andarsene è stato Steve O’Dwyer, lo short del tavolo che ha mandato i resti con a 6 per vedersi chiamato da Nguyen che mostrava una coppia di jack. Scotty riusciva a settare e così la doppia coppia di Dwyer non lo salvava da una sesta posizione che gli è valsa 202.362 dollari.

Scotty NguyenIl gioco riprende, ed è solo dopo la centesima mano che abbiamo la seconda eliminazione,quella di Scotty Nguyen. Sceso intorno ai due milioni di stack, Scotty pusha preflop una coppia di nove, che finisce però facile preda della coppia di re di Faraz Jaka, che tiene fino al river. Per Scotty è il sesto tavolo finale al WPT ed un quinto posto che vale 249.976 dollari.

Rimasti in quattro è proprio Alaei a mietere Buchanan, quando repusha il suo all in per isolarsi con A-K. Il povero Buchanan può vantare solo un misero K-8 che nulla può lungo il board che lo condanna come quarto: 333.302 dollari sono comunque qualcosa di cui sorridere.

A questo punto è Josh Arieh a salire sugli scudi, compiendo una bella rimonta ai danni di Jaka, pescato in bluff e messosi quindi nei guai. Viene infatti eliminato definitivamente da Alaei, che chiama il suo push con una coppia di dieci, contro un dominato A-6 di Jaka. Daniel trova addirittura un full che ammutolisce Jaka e lo inginocchia al gradino più basso del podio, dove lo aspettano comunque 571.374 dollari.
“E’ stata una mano cruciale per me – spiega Alaei – volevo finire in heads up contro Josh ma il suo stack era già molto importante. Se avesse eliminato anche Jaka non avrei avuto molte possibilità.
In effetti, anche così Josh Arieh si presenta in heads up con circa il doppio dello stack di Alaei, ma questo vantaggio non dura a lungo.

Alla seconda mano dell’heads up i due si trovano infatti ai resti, con Alaei che mostra una coppia di donne contro l’A-K di Arieh. Il più classico dei coinflip insomma, in cui “the big slick” si guadagna ancora una volta la propria fama, visto che né assi né re compaiono sul board. E per Josh Arieh è l’inizio della fine.
Gli equilibri sono infatti ormai capovolti, ed anche emotivamente passare tanto bruscamente dalla chipleading a dover arrancare non è cosa semplice. Lo scontro dura ancora un po’ di mani, visto che Josh si salva con A-7 contro l’A-Q di Alaei, ma è solo questione di tempo. Il dio del poker ha già scelto il suo favorito.

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Su di un flop 10-5-2 infatti i due finiscono ancora ai resti. Alaei mostra 10-8, davanti rispetto ai 7-7 di Arieh. Il turn è un 6 ed il river addirittura un 8, che consegna una volta di più il titolo e 1.428.000 dollari a Daniel Alaei. Per Josh Arieh invece il secondo posto vale 952.000 dollari, un risultato in cui il pro di Full Tilt Poker non avrebbe neanche sperato alla vigilia, visto che si presentava come uno degli short stack.
Per entrambi dunque un eccellente risultato che va arricchire carriere già brillanti, e per Alaei la gioia ulteriore di non dover più invidiare il braccialetto degli amici. Anche queste sono soddisfazioni.

Ecco il payout del tavolo finale:

1°. Daniel Alaei  $1.428.430
2°. Josh Arieh  $952.290
3°. Faraz Jaka  $571.374
4°. Shawn Buchanan  $333.302
5°. Scotty Nguyen  $249.976
6°. Steve O’Dwyer  $202.362

 

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