Durante le scorse World Series Of Poker, la comparsa al Rio di Las Vegas di Aaron Paul non è certo passata inosservata: l'attore statunitense, una delle stelle all'interno della serie televisiva "Breaking Bad", si trovava fra i tavoli solo per seguire un amico, ma la passione per il poker da parte sua pare sia genuina.
Stando a quanto riportato da PokerNews.com, infatti, Aaron è stato visto più volte al Bicycle Casino di Los Angeles, ma non a giocarsi cifre folli ai tavoli di blackjack oppure a qualche tavolo di baccarat, bensì in qualche piccolo torneo di poker dal buy-in di appena qualche centinaio di dollari.
Nonostante si presenti al tavolo con occhiali da sole e berretto, forse per cercare di nascondere in qualche modo un'identità davvero scomoda quando si cerchi di starsene un po' tranquilli in mezzo alla gente, è inevitabile che diversi giocatori al tavolo si rendano ben presto conto di chi sia quel ragazzo che sono convinti di aver già visto da qualche parte.
Uno di quei giocatori era proprio uno dei reporter di PokerNews.com, che racconta così la sua breve ma in qualche modo significativa esperienza al tavolo con una vera celebrità, sebbene non del tavolo verde: "Mi ha accolto dicendomi benvenuto al tavolo - ha raccontato - nella mia testa ho aggiunto 'bitch', forse perché una parte di me si aspettava che lo dicesse".
Ma naturalmente Paul non era lì per vestire nuovamente i panni di Jesse Pinkman, bensì semplicemente per giocare un po' a poker, comportandosi non come una star di fama mondiale ma come un giocatore fin troppo normale: "Abbiamo trascorso solamente un'ora assieme, ed ha giocato in maniera molto chiusa, non so se perché fosse card dead o meno. L'unica mano con cui è andato a showdown è stata a a , mostrandosi ben più nervoso di quanto ci si aspetterebbe".
Il suo avversario aveva solamente una coppia di cinque, ma evidentemente Aaron non era comunque tranquillo, sebbene la statistica fosse decisamente dalla sua parte: "Sai com'è - pare abbia esclamato dopo aver vinto il piatto - si sa che gli assi vengono scoppiati tutte le volte".
E così, per chi lo guarda in una situazione del genere, è inevitabile fare qualche riflessione, magari scontata ma altrettanto umana: "E' incredibile vedere come qualcuno che probabilmente ha guadagnato negli ultimi anni milioni di dollari sia in tensione per la carta che cadrà al river in un torneo da 500 dollari. E' un'esperienza di cui mi ricorderò per parecchio tempo - conclude il reporter - e che probabilmente non avrei mai potuto vivere se non fosse stato per un mazzo di carte e quel meraviglioso gioco che è il poker".