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"La mia strategia contro Foxen, ora voglio altri bracciali e un po' di relax!" Intervista ad Alessandro Pichierri dopo il titolo al 25k WSOPE

A poche ore dallo splendido braccialetto al 25k GGMillion€ WSOPE abbiamo parlato al telefono con Alessandro Pichierri.

Dai mal di testa causatigli da Foxen a strategia e mani decisive, ecco la chiacchierata con 'Deneb' che stanotte ha bissato il bracciale vinto nel 2021.

Sul filo della tardiva

Ciao Ale e complimenti. Come va?

Molto bene, ovviamente, intanto oggi mi sto riprendendo un attimo. Mi hanno scritto e chiamato tante persone, interviste... Ho ancora mal di testa perché il tavolo finale è stato particolare, con Foxen chipleader alla mia sinistra che non si fermava mai e faceva mosse su mosse.

Un attimo che ci arriviamo, partiamo dall'inizio: su Instagram mi sembra di aver intravisto una tua storia in cui vendevi quote per il torneo da cui ti sei alzato con il bracciale.

Sì, non lo dovevo giocare ma poi avevo bustato il 6-max da 1.650€ (vinto da Ermanno Di Nicola, ndr) e non c'era niente in programma a parte questo. Ho visto che c'erano diversi businessman, non avevo niente da fare e ho deciso di giocarlo vendendo un po' di quote.

Quanto hai venduto e quanti hai reso felici del loro investimento?

Giocavo al cinquanta per cento, più o meno sette quotisti di cui uno aveva il venti per cento e gli altri chi il due, chi il tre, chi il cinque e così via.

Sei entrato proprio sul filo della tardiva con 20bb no?

Sì, sono entrato sul filo della tardiva quando il torneo era a 22 left su 38 entries, però tra le entries contavo almeno sette otto 'balene'.

Le mani scritte

Ti sei trovato al tavolo televisivo con Simone Andrian e lo hai eliminato.

Purtroppo appena ha shovato non ero serenissimo ma non potevo foldare in nessun modo, mi dovevo giocare il colpo con lui e niente, lui è uscito e io sono salito (con AK>AJ, ndr). Dopo ho pure bustato 'isildur1' in un altro cooler (QQ>AA 8 left, a due eliminazioni dalla bolla in the money, ndr). In questo torneo è andato tutto dalla mia parte, tutte le mani che ho vinto erano tutte dal mio lato. E' stato anche facile da un certo punto di vista.

All'inizio però dicevi di Foxen.

Lui era completamente ingestibile e probabilmente sarà pure più bravo di me, non lo so, presumo un po' dati alla mano. Aveva la massive chipleading e lo avevo a sinistra, l'unica cosa che potevo fare era aspettare. Ha fatto il lavoro sporco e poi me lo sono ritrovato in heads-up.

La strategia contro Foxen

Che accorgimenti hai usato su di lui?

Ho cercato di evitarlo in tutti gli spot che potevo, ho anche overfoldato qualche difesa da big blind per giocare contro gli altri avversari, che erano più scarsi e potevo gestire bene. Per esempio in bolla piena ho openfoldato K7o sul suo grande buio, ho preferito openfoldare perché sapevo che da parte sua la mano sarebbe andata in iso preflop e poi bet bet bet, qualcosa del genere. Se potevo evitarlo e overfordargli contro l'ho fatto. Poi sicuramente ha influito la distribuzione degli stack. Se anche non ci fosse stato Foxen ma un altro giocatore sarebbe stato un problema lo stesso, probabilmente. Lui massive chipleader era un problema a maggior ragione.

Da un certo punto del tavolo in poi te lo sei trovato in blind war small to big e ho visto che hai completato diverse mani.

La mia strategia era di completare le mani che potevano proseguire sui suoi raise in isolation, che erano 'close to atc' (quasi 'any to cards' ovvero con quasi tutte le carte del mazzo, ndr). Lui ovviamente faceva pressione su di me che ero il più deep tra gli altri. Posso stimare il mio range di complete in mani suited medie, broadway... In heads-up invece completavo con tutto il mazzo.

La tua pazienza è stata premiata coi due raddoppi contro Tsoukernik in tre mani a cinque left.

Questi due raddoppi sono stati fondamentali per il torneo insieme al cooler a Isildur1. Dopo il secondo double-up dentro di me ho detto a Foxen 'ci vediamo in heads-up'. Mi sono iniziato a preparare psicologicamente al testa a testa, sapevo che sarei partito svantaggiato ma vista la sua pressione sul momento non potevo fare nulla di diverso dall'aspettare.

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"Un heads-up senza senso"

Al testa a testa contro Foxen partito in svantaggio ma hai subito raddoppiato in coinflip...

E' stato un heads-up senza senso, partivo con un quarto delle chips dell'avversario fortissimo e l'ho vinto velocissimamente. C'è da dire che le mani sono andate tutte dalla mia parte, per lui non c'è stato verso.

Prima avevi detto che in heads-up la strategia era di completare tutti gli small blind.

Sì, poi ero pronto a cambiare in corsa ma fino a che mi sentivo confident volevo giocare tutto in complete. Poi se mi fossi sentito un po' svantaggiato, ovvero che lui era più bravo, avrei iniziato ad aprire di più. Di base volevo vedere se me la potevo giocare.

Dal che si capisce che non avendo cambiato strategia Foxen è più o meno al tuo livello?

Non so dire se sia più forte o più bravo di me ma ovviamente era un avversario che rispettavo e che temevo e trattavo come superiore a me.

Si può parlare di una specie di 'timore reverenziale' nei confronti di un player che in tornei live ha incassato trentatre milioni di dollari?

Più che ai milioni di dollari che ha vinto penso al fatto che possa giocare GTO molto meglio di me. Io studio GTO ma non tanto quanto dovrei, nel mio gruppo di amici per esempio Candido e Simone (Cappiello e Andrian, ndr) la studiano più di me. Comunque non è che mi sentissi in difetto ma di sicuro cercavo di rispettare il suo gioco.

Bracciali e relax come obiettivi

A questo punto per te è caccia aperta al bracciale a Las Vegas?

Di sicuro voglio vincerne ancora, un po' di tempo fa ci sono rimasto male perché ho perso un bracciale online in heads-up con QQ contro 44 e 4 river. Ne vorrei vincere altri e magari che economicamente valgano un po' più di questo, alla fine qua ho vinto intorno ai 150k per il discorso quote. Settimana scorsa ho fatto diciannovesimo al Main Event WSOP online in cui il primo posto pagava quattro milioni e anche lì ci sono rimasto abbastanza male, venti left ci credevo e già il nono posto valeva mezzo milione. Quello era un torneo che avrebbe potuto dare una svolta alla mia carriera, questo è uno step in più. Sono molto contento per il bracciale ma al momento non mi cambia nulla.

A proposito, dove tieni i bracciali?

L'altro lo hanno i miei genitori a casa a Roma, quello che ho vinto ieri me lo daranno dopodomani e penso che darò anche questo ai miei genitori che hanno anche gli altri trofei che ho vinto.

Adesso qual è il tuo obiettivo?

Riposare. Sono sempre qua che gioco, che sia online o live. E voglio anche fare altro nella vita: da quando mi sono lasciato, cinque o sei mesi fa, non ho fatto altro che giocare. Direi che anche se ho ottenuto qualche risultato economico, come approccio non va bene. Non è una questione di soldi ma di competizione, la mia. Ma ora è davvero arrivato il momento di riposare un po' di più e giocare un po' di meno. È il mio primo obiettivo di pari passo con il sentirmi pienamente realizzato con questo gioco.

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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