Vai al contenuto
Remco Evenepoel
Logo Bet365Logo Bwin

Liegi Bastogne Liegi, quote e pronostici della più vecchia delle Classiche Monumento del Ciclismo

La Liegi Bastogne Liegi come sempre chiude la prima parte della stagione del ciclismo. Da domenica sera, da dopo la corsa, fine delle Classiche, specie le Monumento, e sotto con i grandi giri: Giro d'Italia, Tour de France e alla fine dell'estate la Vuelta di Spagna.

La "Doyenne" forse non è la più affascinante o imprevedibile delle classiche, ma di certo è la più antica, essendo nata prima di tutte le altre, nel 1892. Chi la vincerà quest'anno?

Andiamo ad analizzare tutto attraverso le quote dei siti scommesse ricordandovi sempre che su Assopoker ci sono le sezioni Pronostici Oggi e Schedine Oggi.

Inoltre, vi consigliamo di consultare sempre la speciale pagina dedicata proprio alle Quote Maggiorate.

Liegi Bastogne Liegi, dove vedere in tv

Appuntamento per domenica 27 aprile per vedere la Doyenne, in diretta tv sia sui canali Rai (Rai 2 e Rai Sport) che su Eurosport. In streaming anche su Raiplay. 

La corsa comincerà intorno alle 10, ma in tv sarà visibile dalle 13.15

L’albo d’oro recente della corsa

Ecco gli ultimi dieci vincitori della Liegi Bastogne Liegi. 

  • 2024 - Tadej Pogacar
  • 2023 e 2022 - Remco Evenepoel
  • 2021 - Tadej Pogacar
  • 2020 - Primoz Roglic
  • 2019 - Jakob Fuglsang
  • 2018 - Bob Jungels
  • 2017 - Alejandro Valverde
  • 2016 - Wout Poels
  • 2015 - Alejandro Valverde

Che tipo di corsa è la Liegi Bastogne Liegi

La Doyenne, "La Decana", è l'ultima delle Classiche Monumento della prima parte della stagione, dopodiché appuntamento a ottobre per il Giro di Lombardia.

Abbiamo già avuto la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix e ciascuna di queste aveva qualcosa di diverso dagli altri a renderla riconoscibile.

La Sanremo è l'apertura dei giochi, si corre sul filo del rasoio e si decide praticamente tutto negli ultimi 10 chilometri con Cipressa e Poggio, la può vincere quasi chiunque, è l'unica che può finire con una fuga da lontano o con un maxi-sprint.

Il Giro delle Fiandre è un misto tra pavé e Muri, le salitelle brevi, secche e durissime, tipiche del Belgio.

La Parigi-Roubaix è la Classica del pavé, non ha difficoltà altimetriche ma bisogna saper guidare in mezzo alla gente e alle pietre.

Pogacar Tadej
PogacarTadej (Shutterstcok)

La Liegi Bastogne Liegi con i suoi 260 chilometri ha in sé la durezza dei Muri (la Redoute è il più famoso, media del 7% ma punte anche del 22%) e il fatto che per molti è l'ultima spiaggia per cercare un buon piazzamento.

Chiude il cosiddetto Trittico delle Ardenne dopo l'Amstel Gold Race e la Freccia Vallone (chiamata addirittura "La piccola Liegi"), vinte negli ultimi giorni da Skjelmose e Pogacar. La possono vincere sia passisti che scalatori, meglio se questi due tipi di corridore si fondono in uno solo naturalmente.

Le quote per la vittoria finale

Non vi sorprenderà sapere che tanto per cambiare il massimo favorito, con quote ancora più basse rispetto alla Freccia Vallone per esempio, è Tadej Pogacar.

OperatorePogacarEvenepoelSkjelmoseHealyPidcockNys
Bwin (scommesse)1.425.0017.0019.0026.0034.00
Bet365 (scommesse)1.405.0017.0019.0029.0041.00
NetBet (scommesse)1.405.0018.0018.0025.0033.00

Analisi delle quote e stato di forma dei corridori

Poco da dire, Tadej Pogacar quest'anno ha partecipato a tutte le classiche Monumento e ha vinto il Giro delle Fiandre, mentre alla Parigi Roubaix è arrivato secondo (dopo una caduta) e alla Milano Sanremo terzo. Insomma, un dominio proseguito anche alle Strade Bianche e alla Freccia Vallone, mentre all'Amstel Gold Race ha concluso secondo.

Mai fuori dal podio lo sloveno, che soprattutto insieme a Mathieu Van der Poel ha cannibalizzato l'inizio della stagione per quanto riguarda le gare di un giorno.

Inevitabile che sia così favorito in lavagna, con i rivali che a rotazione ci provano ma finiscono scornati nella maggior parte dei casi. Qualcuno riesce a mettergli il muso davanti, Skjelmose all'Amstel Gold Race, però si tratta davvero di casi isolati.

E poi la Liegi Bastogne Liegi è la corsa che forse evoca i peggiori ricordi a Pogacar, che nel 2023 si infortunò al polso durante la Doyenne e vide svanire il sogno di vincere il Tour de France. La sua voglia di rivincita sulle strade belghe è altissima.

L'unico in grado di batterlo alla Liegi è stato Remco Evenepoel, corridore unico nel bene e nel male, rientrato settimana scorsa dopo un infortunio e subito competitivo (terzo all'Amstel), ma forse non ancora in grado di mantenere alto il ritmo nel giro di pochi giorni. Giusto metterlo come secondo favorito, la quota tutto sommato è corretta.

Dopodiché c'è una gran matassa da sbrogliare. Perché manca ad esempio tra i favoriti Kevin Vauquelin, molto brillante alla Freccia Vallone di mercoledì e accreditato di quote intorno al 67. Il francese potrebbe tornare di nuovo in top 10.

Scalatori, gente da fuga, passisti di qualità: terzo alla Freccia è arrivato Pidcock, sempre una certezza nelle classiche (secondo alle Strade Bianche) e già secondo alla Liegi Bastogne Liegi nel 2023. Sulla stessa lunghezza d'onda il folletto irlandese Healy, uomo per tutte le fughe e tutti i tipi di corsa, meno le volate.

Skjelmose è il terzo favorito in lavagna, però alla Freccia Vallone è caduto. La sua squadra, la Lidl-Trek, potrebbe a quel punto andare con Nys, giovane belga fenomeno del ciclocross ma forse ancora acerbo per queste corse.

Pronostici: puntare sulla top 10

Non tutti i bookies per la Liegi Bastogne Liegi propongono quote per un arrivo in top 10. Tuttavia ne abbiamo scelti alcuni tra quelli che abbiamo trovati e ve li proponiamo.

  • Santiago Buitrago (quota 2.50). Il colombiano è uno scalatore puro, ma si è fatto notare alla Freccia Vallone di mercoledì, chiudendo sesto, e ha in carniere alla Liegi un terzo posto, nel 2023
  • Kevin Vauquelin (quota 2.75). Secondo alla Freccia Vallone, buon passo sia in salita che come ritmo. Anche solo per la forma attuale il francese con l'orecchino merita fiducia
  • Lenny Martinez (quota 3.00). Segnali di vita per il francese, ancora giovanissimo ma reduce da un 2024 disastroso dopo un 2023 invece molto promettente. Top 10 anche per lui alla Freccia Vallone, forse alla Bahrain-Victorious ha trovato l'antico passo

Giornalista - Autore
Alessandro Ruta, milanese, classe 1982 ma di novembre, quindi niente Mondiale: una ventina di libri scritti, parecchie migliaia di articoli redatti per Gazzetta dello Sport, Il Giorno, Il Giornale e Mediaset tra gli altri, anche in lingua straniera. Tennista mancato, milanista ma non ultrà, grande appassionato di cinema e fantasy sports, lettore vorace di quasi tutto (sì, anche La Recherche e Infinite Jest). A tempo perso professore di italiano e stella della tv dei Paesi Baschi, visto che dal 2015 vive vicino a Bilbao per motivi soprattutto sentimentali. Lì commenta il ciclismo in basco parlando di Italia, ritiene Rino Tommasi, Gianni Clerici e Gianni Brera le sue fonti di ispirazione. Guida auto piccole con cambio manuale.
MIGLIORA LE TUE SCOMMESSE CON LE NOSTRE GUIDE