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Thread della settimana: karashov87 e QQ in pre-bolla

L'espressione "due donne" evoca contesti particolari come tradimenti, bigamia, incontri segreti eccetera. Situazioni che possono portare ansia e stress certamente, ma se le nostre due donne le trasferiamo al tavolo di un torneo di poker online, e per giunta in una situazione vicina allo scoppio della bolla, allora lo stress non sarà certamente inferiore, anzi...

E' il problema posto da karashov87 sul nostro forum, e che abbiamo scelto cone thread della settimana. Siamo su PokerStars.it ad un torneo di NLHE da 5€. Mancano 8 posizioni allo scoppio della bolla e il nostro amico riceve QQ dalla posizione di under the gun.

Karashov, che ha 69mila chips totali, decide per un raise 4x, ma poco dopo di lui Turex21, da middle position e con 74mila chips circa, fa un 3bet a 11200 totali.

A questo punto, visto il momento particolare del torneo, karashov chiede pareri ai suoi colleghi forumisti.

Molto interessante, come al solito, è stata la riflessione fatta da uno dei nostri moderatori di area tecnica, "StupidSte". Stefano, per chi non lo sapesse, ha vinto per ben due volte il Sunday Special di PokerStars.it, ed è considerato uno dei migliori esperti di tornei online multitavolo in Italia.

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Ecco un estratto del post di Stefano, che rispondeva sulla size eccessiva del raise iniziale da parte di karashov87: " [...] lasciare agli altri migliori odds dirette per callare non è grave, perchè le i mplied odds sono drasticamente ridotte (ovvero, se callano con mani a caso stanno comunque commettendo un grosso errore). Inoltre c'è un altro fattore, cioè il fatto che la gente gioca al contrario: loose in early stage quando "costa poco e ne ho tante" e tight in late quando lo stack inizia ad essere ridotto rispetto ai bui e non vogliono rischiarlo in una mano. Il risultato finale è che in realtà la cosa che funziona bene è abbassare le size di open in late stage invece che alzarle."

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Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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