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Joe Sebok, doppio tatuaggio per una prop bet

Joe SebokNon è stato il primo e non sarà l'ultimo: dopo quanto successo ad Ilari “Ziigmund” Sahamies, anche Joe Sebok sembra destinato a tatuarsi sul corpo la faccia di Gavin Smith e Jeff Madsen, con cui ha perso una scommessa al Los Angeles Poker Classic in corso in questi giorni.

Il californiano è un grande amico di Gavin Smith – pro di Full Tilt Poker - ed i due sono spesso coinvolti in prop bet di ogni tipo come quella di cui vi stiamo parlando. I termini erano i seguenti: chi dei tre fosse uscito per primo dall'evento da 10.000 dollari di buy-in avrebbe dovuto tatuarsi il viso degli altri due, mentre il secondo ad uscire avrebbe dovuto tatuarsi il viso dell'unico superstite del trio. Semplice no?

Il fondatore di PokerRoad ha avuto la peggio, e così adesso si ritrova una brutta gatta da pelare, seppure in buona compagnia. Jeff Madsen è infatti uscito per secondo, e così a lui spetta il tatuaggio del solo Gavin Smith, anche se pare averla presa con più autoironia. Uno dei suoi messaggi di Twitter durante il torneo infatti recitava: “Sto cercando di non ricordare a me stesso di essere nel bel mezzo della più idiota prop bet che si sia mai vista”.

In realtà, un modo per evitare questo genere di onta ci sarebbe, ovvero pagare una sorta di penale che chi vince questo genere di scommesse offre sempre ai perdenti: una via d'uscita insomma, anche se piuttosto salata.
Pare infatti che Gavin Smith esenterebbe Joe Sebok dal proprio tatuaggio per appena 20.000 dollari, mentre Jeff Madsen potrebbe accontentarsi di 15.000 dollari, lo stesso “prezzo” pagato allo stesso Sebok per una prop bet persa da Madsen durante le World Series Of Poker.

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Insomma, con 35.000 dollari Sebok potrebbe uscirne con la pelle intatta, ma a giudicare da quanto riportato dallo stesso Joe su Twitter al momento questa non è un'opzione contemplata: “L'unica cosa peggiore di perdere questa scommessa ed essere così costretto a tatuarmi queste due brutte facce, sarebbe pagarli per non doverlo fare”.

L'orgoglio prima di tutto, quindi, accompagnato da un fermo proposito: “Una cosa è certa: non berrò mai più dell'alcool in compagnia di uno di questi due clown”.
Resta da vedere se Joe Sebok – una volta sdraiato sul lettino del tatuatore e con l'ago a pochi centimetri da sé – sarà in grado di rimanere dello stesso avviso...

 

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