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Vedere Doug Polk seduto ad un tavolo heads-up di NL1000 è già di per sé una sorpresa, ma vederlo fare un fold del genere è se possibile ancora più singolare, e può avere una sola spiegazione: in questa mano "WCGRider" non aveva davvero niente.
Quest'ultima è stata giocata su PokerStars contro "T-Macha", giocatore scandinavo che spazia dai tornei al cash game: i due giocano per stack effettivi di cento big blinds, ed è "WCGRider" ad aprire le danze openraisando a 25 dollari da bottone. Per tutta risposta "T-Macha" 3-betta ad 85 dollari, ma Doug Polk 4-betta fino a 215 dollari, venendo chiamato.
Su flop k a 8 , che hitta naturalmente il range di entrambi, tutti e due i contendenti al piatto decidono di checkare, ma quando al turn compare il 2 lo statunitense decide di entrare in azione. Dopo il check del norvegese "WCGRider" punta infatti 180 $ su un piatto di 430 $, ricevendo però il call.
Il board si completa col 6 , una carta che chiude un eventuale progetto di colore backdoor. "T-Macha" checka una terza volta, ed è qui che l'azione si fa curiosa. Doug Polk, a cui sono rimasti 605 dollari, decide di puntare 600 $ su un piatto di 790 $, ma il grande buio decide di rilanciare all-in, ed incredibilmente Doug Polk folda.
Non doveva far altro che aggiungere 5 dollari in un piatto di 1990 dollari, ma evidentemente neppure delle pot odds così pazzesche potevano bastare per la sua mano: in bianco rovinato e senza nessuna intenzione di rivelare con cosa avesse deciso di 4-bettare in bluff il suo avversario, "WCGRider" ha così deciso di far finire le proprie carte nel muck, ma un piatto simile naturalmente non poteva passare inosservato.
Difficile capire come mai Doug Polk fosse seduto a quel livello, lui che in questi giorni si sta cimentando anche nel Pot Limit Omaha, battagliando ad esempio contro "Ra1syDa1sy" su quattro tavoli heads-up di PL10.000: anche a limiti significativamente inferiori, tuttavia, le cose sembra prenderle ancora molto sul serio.
