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Vince un monster pot, ma giocava con 3 carte: la decisione del floorman

La mano che state per leggere è sicuramente una delle più strambe che abbiate mai visto. A renderla ancora più eclatante, c'è il contesto di altissimo livello in cui è capitata, il 5.300$ SHRPO Main Event da 3.000.000$ garantiti, e il fatto di essere accaduto sotto i riflettori di un live streaming.

SHRPO Main Event: Corrigan vince un monster pot, ma giocava con tre carte!

Siamo durante il day 1B del Seminole Hard Rock Poker Open, o meglio il SHRPO Main Event. Il flight ha attirato 458 giocatori, mentre 889 è il numero definitivo di iscritti al torneo, che ha ampiamente superato il garantito. Il prizepool generato, infatti, è di ben 4.311.650$ e 648.55$ è l'ammontare della prima moneta, al top di un payout che manderà a premio 112 giocatori o giocatrici.

Al tavolo televisivo, siamo nel corso del 10° livello, 1.000/2.000/2.000. Da under the gun +1, Niall Costigan apre le ostilità con un raise a 4.500 con a k , ricevendo il call di Corey Harrison da hi-jack con a j e di Daniel Cove, che difende il big blind con k j .

Sul flop scendono 10 8 k , carte che in qualche modo legano tutte e tre le mani in gioco, poiché Corrigan e Cove centrano top pair e Harrison l'incastro di scala broadway. Ad ogni modo, Cove fa check-call alla continuation bet da 5.000 di Costigan, mentre Harrison non cede alla tentazione e folda. L'8 accoppia il board sul turn e Cove fa ancora check-call, con Costigan che in questo caso alza la size della puntata fino a 12.000. Si arriva così al river q , che sostanzialmente non cambia nulla (a parte dare scala a Harrison se non avesse foldato).

Qui, su piatto da 49.500 chips e dopo il terzo check di Cove, Costigan opta per una leggera overbet, 52.000. L'original raiser si lascia dietro 62.000, mentre Cove deve decidere avendo dietro 108.000 totali. I due, prima della mano, avevano stack quasi identici (131.500 Cove, 135.500 Costigan).

Cove ci pensa per un paio di minuti, dichiarando infine il call. A questo punto, Costigan è chiamato a girare le sue carte: ne spilla una, poi si accorge che l'altra non è una singola carta ma sono due, ed ha un gesto di disappunto.

La spiegazione di Costigan e cosa ha deciso il floorman

"He got three cards", esclama subito uno dei giocatori al tavolo. Niall Costigan stesso è contrariato, perché a suo dire si è accorto di avere l'asso solo in quel momento, mentre era convinto di giocare con k k !

Viene ovviamente chiamato il floorman, mentre al tavolo infiamma la discussione. Costigan si giustifica dicendo che l'asso era praticamente incollato al K e dunque non si è accorto della sua esistenza. "Avevo giocato così dannatamente bene, ca**o", lamenta Niall. Un avversario lo conforta sposando la sua tesi, ovvero che non avrebbe mai valuebettato così con un asso in mano.

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Un maligno potrebbe pensare che l'overbet potesse anche avere lo scopo di far foldare l'avversario e dunque di passarla liscia, nel caso in cui invece delle tre carte Costigan si fosse accorto. Lo stesso giocatore sostiene che l'asso fosse "stuck", ovvero come incollato, sopra al K di fiori, dunque non lo aveva proprio notato.

Niall Costigan (PokerNews & Austin Currington)

Ad ogni modo, il floorman decide per la dead hand, ovvero dichiara morta la mano di Costigan perché irregolare, assegnando il piatto a Cove. Ciò scatena la reazione non solo di Costigan, ma anche di Harrison: il primo è dell'avviso che il piatto andrebbe diviso, mentre Harrison vorrebbe indietro quanto aveva messo nel piatto fino al flop, essendo la mano irregolare.

La decisione dei floor rimane comunque e Costigan è prevedibilmente un "missile", come si suol dire. Infatti, uscirà poco più avanti mandando resto con a q su board 5 7 3 3 . L'avversario, Brian Green, gira q 10 e vede il suo vantaggio reggere fino al river.

Perché nello streaming era visibile l'asso?

Uno degli aspetti più strani di questa strana mano è che l'asso di picche, ignoto allo stesso Niall Costigan fino a quando ha dovuto girare le sue carte, era invece visibile al pubblico del live streaming e anche il commentatore Jesse Fullen parlava della mano di Costigan come AK. Perché tutto questo? Se l'asso era davvero incollato al K di fiori, il lettore RFID del tavolo televisivo ha letto entrambe le carte, ignorando poi la terza che era un K di quadri e, nella percezione di Costigan, la sua seconda hole card.

Il video della contestata mano

Potete guardare da voi tutta la mano, che nello streaming parte da 3:49:57, ovvero dal momento in cui la dealer inizia a servire le carte.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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