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"Vivo a città del Messico, ogni giorno mi confronto con Ponakovs!" Intervista a Paolo Baroni dopo la vittoria WCOOP

Dall'ultima volta che avevamo parlato con lui sono passati tanti anni. All'epoca, dopo le tappe a Malta e in Brasile, Paolo Baroni viveva a Playa del Carmen con Alessandro Predaroli e Leonardo Tononi.

Oggi lo sentiamo per il titolo WCOOP vinto i giorni scorsi sulla piattaforma internazionale di PokerStars dopo aver regolato in heads-up Patrick 'pads1161' Leonard.

Nel frattempo il 41enne si è trasferito a Città del Messico dove vive assieme alla compagna e al figlioletto neonato. Ecco la trascrizione della chiacchierata dai due lati dell'Oceano.

Una nuova vita

Ciao Paolo! Per iniziare, visto che è da tanto tempo che non ci sentiamo, raccontaci oggi dove sei, cosa fai e le tue abitudini di gioco sia sulle piattaforme internazionali che su quelle italiane.

Oggi vivo a Città del Messico, innamorato della mia compagna nonché madre di nostro figlio Noah, che è nato il 12 agosto di quest'anno. Per il momento mi sto dividendo con tre lavori: padre, grinder e aiuto costante nell'ufficio della mia ragazza dovuto al periodo attuale in cui il suo focus é solo ed esclusivamente per nostro figlio e per questo deve provare a coordinare un ufficio durante una parte della settimana.

Auguri! Ho visto il replay del final table e che dire, complimenti hai bullato tutti dall'inizio alla fine! Un commento sulla run?

Il tavolo finale é stato molto semplice, c'erano solamente 'Pads' e un reg argentino che ha provato fare un po' di guerra dai cinque left, però devo dire che ho avuto un rush costante fin da subito e gli spot marginali sono andati bene.

In game ho guardato le storie di Patrick Leonard per vedere se potevo capire come mi percepiva.

Paolo Baroni

Le taglie misteriose

Al di là del fatto che hai vinto subito la taglia misteriosa da 5k, quelle mystery bounties abbastanza ricche ancora in gioco al FT quanto spostavano l'ICM normale?

Sicuramente il formato mystery bounty, con bounty grossi ancora in gioco relazionati al payout, spinge a modificare le nostra strategia. Al tavolo finale c'erano 2 bounty da 2k e uno da 5k, quando i gradini di premio tra il nono e il terzo erano da 500 a 2k, quindi capisci che possiamo/dobbiamo prenderci spot che per esempio in un "vanilla" (normal) non si dovrebbero prendere.

C'è stato qualche spot che ti ha messo alla prova?

Credo di aver avuto pochi spot complicati, come per esempio lo spot di KK dove per semplificare il tutto uno potrebbe porsi una semplice domanda, cosa ottengo se faccio una determinata move? Per quel motivo lo spot é andato come é andato e sono stato molto fortunato.

Che ne pensi dei format Mystery Bounty e PKO? Mettendoci anche il classico freezeout, quale ti piace di più?

Il mio format preferito è sicuramente il Freezout, non PKO nè mystery nonostante abbia passato diverso tempo a studiarli per capire come cambiare la mia strategia complessiva in questi format dal differente tipo di aggressività.

L'heads-up vs Leonard

Il fatto di trovarti in HU vs un 'mostro sacro' come Patrick Leonard ti ha dato qualche emozione particolare? Conoscevi qualcun altro degli avversari del FT?

Trovarsi HU con Pads é sinceramente interessante ma non ho avuto nessuna emozione particolare, abbiamo giocato 8 mani ed eravamo 6 a 1. Seguo le sue storie su Instagram da tanto tempo e credo sia una bravissima persona per quello che fa per la community in generale. Tornando al final table, ho guardato le sue storie per cercare di capire come mi percepiva e quanto fosse veramente focused visto che a volte multitabla 15x+. Seguirlo ogni giorno e ascoltare i suoi TP su molti spot aiuta anche a capire come affrontarlo.

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La mano che ti ha dato la vittoria in heads-up è un po' particolare...

20x non foldiamo nulla e limpiamo i due terzi del range, vogliamo realizzare la nostra equity con mani "mediocri" e non raise / foldare su una tribet-shove. Una volta limpato 'pads' isola 4.75bb e per un discorso di GTO, "storie di Instagram" e di studi dei suoi final table ho un idea di come sia il suo range. Su JT3ss shova 150% pot, probabilmente per "proteggere" la sua mano e nel caso in cui venisse chiamato per realizzare la sua equity.

La combriccola lituana

Nella chiacchierata Paolo ci ha rivelato di avere un confronto quotidiano con il gruppo dei reg mtt lituani capeggiati da Alex Ponakovs, giocatore da 29,4 milioni di vincite in tornei live.

Durante la sua permanenza a Playa del Carmen, invece, Paolo era amico con Marvin Rettenmaier. Tra le skill di Baroni c'è sicuramente anche quella di saper scegliere le compagnie giuste.

Bilanci e progetti

Come è il tuo bilancio generale su dot com? Su quante room giochi oltre Stars?

il mio volume é concentrato sul .com per motivi molto semplici, il mio abi attuale, lo studio concentrato sulle differenti tipologie di reg/stable dalle diversi parti del mondo. PS, GG, coinpoker, 888 e WPN. Il bilancio generale sul .com ottimo e in continuo miglioramento, dovuto al mio attuale "padre" pokeristico Ponakovs insieme a tutti i top reg lituani con cui continuo ad essere in contatto. Le persone con cui mi confronto quotidianamente sono il mio principale segreto.

Che progetti pokeristici hai sul breve / medio / lungo periodo?

Lato live, stavo pensando di andare a Panama per il WSOP Circuit con il mitico Michael Lech, è il signore degli anelli perché credo ne abbia vinti nove. Poi nel caso alle Bahamas per il WSOP Paradise. Un amico mi ha detto che la run del neopapà può essere molto molto importante. Online un poco di relax sul giocato e più focus su mio figlio, sullo studio e sulle tendenze del mio field. Come detto prima ho la fortuna di lavorare con alcuni tra i migliori al mondo e credo di essere in una ottima posizione per cercare di arrivare il più in alto possibile, però per il momento il focus sarà tutto per mio figlio Noah!

Siamo ai saluti...

Voglio mandare saluto al mio 'fratellino adottivo' Federico Cirillo, che orami è cash gamer a tempo pieno, al fratello di mille battaglie Jandro e al miglior canale Twitch di poker in Italia di Eliano Berettieri!

Giornalista
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico si è appassionato al poker e dal 2012 è diventato il suo pane quotidiano. Intanto ha scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco. Vive in Maremma dove è riuscito a realizzare il sogno che aveva preso forma nella sua mente da piccolo davanti a un 486 con 4Mb di RAM, ovvero lavorare comodamente da casa scrivendo al computer. Laurea magistrale in scienze della comunicazione, da venti anni iscritto all'Ordine dei Giornalisti, prima di conoscere il poker si è occupato di cronaca sulla stampa quotidiana nazionale e di musica su quella periodica, quest'ultima soprattutto per entrare gratis ai concerti. Poi ha creato e diretto per cinque anni un freepress bilingue turistico-locale. Al termine di questa esperienza il suo percorso si intrecciò con il NLHE grazie a un amico che giocava su Full Tilt Poker.
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