[imagebanner gruppo="pokerstars"] Jake Cody è naturalmente fra i giocatori che hanno preso parte all'EPT di Londra, un torneo che da inglese ha per lui un sapore particolare, malgrado il pro di PokerStars possa già vantare una Triple Crown.
Di tempo da quei successi ormai ne è passato, e così per Cody si tratta di una buona occasione per gettare lo sguardo a quel professionista in felpa rossa che stava per lasciare il segno più di quanto lui stesso avrebbe probabilmente immaginato: "Allora la mia edge sugli avversari era più marcata di quanto non la sia adesso - ammette - ma al tempo stesso credo di essere un giocatore molto più forte di quanto non lo fossi allora, sebbene anche gli altri siano migliorati".
Un aspetto, quello dell'apprendimento continuo a causa della costante evoluzione del gioco, che ai professionisti è sempre molto caro, ed in questo senso Jake Cody dimostra di non fare eccezione: "Da un certo punto di vista, credo che se a distanza di sei mesi non ti scopri a pensare che il giocatore che eri fosse terribile, allora significa che non stai lavorando abbastanza".
Naturalmente come riuscire in questo intento - al di là del costante lavoro - è un percorso piuttosto personale, e così malgrado non esista una ricetta unica per ottenere successo l'inglese non ha problemi a rivelare la propria: "Io cerco di rubare informazioni da chiunque, non soltanto guardando video di strategia ma anche leggendo tutto quello che scrivono i migliori professionisti sui forum".
Pur senza citarlo, è molto probabile che Jake Cody si riferisca in modo particolare a Runitonce.com, visto che (a parte alcune significative eccezioni su TwoPlusTwo) è l'unico forum dove discutano regolarmente di strategia torneisti di caratura internazionale: "Giocano con regolarità i tornei importanti, e questo mi aiuta a capire come ragionino, mentre loro non possono dire lo stesso di me. Onestamente, non so quanto possa valer la pena per loro rendere accessibili informazioni di questo tipo, anche se capisco che ascoltare il punto di vista di giocatori anche inferiori al proprio livello possa comunque essere utile per migliorarsi".
Ma nel dubbio, manco a dirlo, lui non lo fa...