Dopo aver composto un final table ideale con i migliori November Nine delle ultime edizioni, non potevamo non proporre anche l'altra faccia della medaglia, ovvero una top 5 dei peggiori finalisti del Main Event WSOP dal 2008 al 2013, anni durante i quali è stata applicata la regola di fermare il torneo in estate per poi riprenderlo a novembre con il final table.
Il poker, d'altronde, è da sempre composto da una gran parte di giocatori nella media, pochissimi giocatori nettamente superiori e qualche player indiscutibilmente scarso. Tuttavia non esiste un modo per determinare con certezza chi siano stati i più scarsi November Nine delle scorse edizioni pertanto abbiamo stilato la nostra top 5 attraverso due criteri.
Il primo riguarda il profitto lordo ottenuto nei tornei live oltre al Main Event: se un giocatore non ha più fatto segnare risultati importanti e non è noto per essere un cashgamer high stakes, allora probabilmente era arrivato al final table più importante al mondo per grazie divina. Il secondo riguarda qualche mano che il giocatore in questione ha giocato in maniera quanto meno "particolare", prendendosi del donk da parte di tutta la comunità pokeristica.
Con questi due criteri abbiamo trovato i 5 November Nine più scarsi delle scorse edizioni. Siete curiosi di sapere chi sono? Non dovete fare altro che cliccare qua sotto...
Soi Nguyen, November Nine nel 2010: si presentò al final table del 2010 come l'unico giocatore non professionista. Il suo lavoro, infatti, era ed è tutt'ora quello di vendere attrezzature mediche. Perennemente corto, mise gli ultimi 17bb con A-K ma trovò Senti con Q-Q e l'eliminazione in 9° posizione
Jay Farber, November Nine nel 2013: l'anno scorso riuscì a partecipare al Main Event WSOP grazie allo staking dell'amico Dan Bilzerian e chiuse con un clamoroso 2° posto. Non è un professionista e per sua stessa ammissione non sarebbe in grado di partecipare alle partite high stakes di Las Vegas
Badih "Bob" Bounahra, November Nine nel 2011: passerà alla storia come il giocatore che non si rese conto di aver scoppiato una coppia di Re con 7-8 dopo un all-in preflop al Day 6 del Main Event. Il player del Belize, infatti, se ne stava andando dalla sala e solo il richiamo degli altri giocatori lo mise al corrente della scala floppata. Motivo più che sufficiente per finire in questa classifica.
Dennis Phillips, November Nine nel 2008: si ritrovò al final table del Main Event quasi per caso e riuscì incredibilmente a chiudere con la 3° posizione per 4.5 milioni di dollari. Famosa una mano nella quale fece limp/raise con A-K, chiamò la 4-bet di Demidov, uscì in donkbet sul flop per poi foldare al push da committato. Quella singola mano, giocata al final table del Main Event WSOP, giustifica la sua presenza in questa top 5
Darvin Moon, November Nine nel 2009: discorso simile a quello di Phillips anche qui: il falegname del Maryland non aveva alcuna idea del come fosse riuscito a finire nei November Nine. Nonostante alcune giocate terrificanti, riuscì a chiudere in 2° posizione per 5.1 milioni di dollari, per poi sparire dalle scene.
Un articolo basico per comprendere quali strategie ottimali intraprendere per giocare un Final Table se siete alle primissime armi. Offre Dominik Nitsche