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Come vi abbiamo raccontato ieri, le durissime dichiarazioni di Daniel Colman su Phil Hellmuth hanno fatto il giro del mondo del poker in brevissimo tempo e non stupisce dunque che tra i tanti ad avere divulgato un'opinione in merito ci siano anche diversi noti professionisti.
Il primo a intervenire nella discussione dedicata su Twoplustwo è stato il Campione del Mondo 2012 Greg Merson, che ha voluto sottolineare un fatto ormai noto quasi a tutti: Phil Hellmuth veste i panni di "Poker Brat" quando è al tavolo ma nella vita di tutti i giorni è una persona completamente diversa. Ecco il post di Merson:
"Ho passato un po' di tempo con Phil lontano dai tavoli nell'ultimo anno e non sono per nulla d'accordo con alcuni commenti in questo thread (il riferimento, ovviamente, è a Colman, ndr). Sono stato un paio di notti a casa sua e ho potuto conoscere i suoi figli e osservarlo sotto una luce diversa da quella pubblica. È molto più umile di quello che mostra durante le interviste o davanti alle telecamere".
Un post per difendere Hellmuth ma che in un certo senso mostra anche un altro fattore molto importante: se a Colman ha dato fastidio che Phil si fosse congratulato con lui dopo la vittoria del Big One, è anche vero che ad altri, come Merson, ha fatto piacere diventare amico del 13-volte campione WSOP. Insomma, può far piacere come no ma non necessariamente Phil ha sbagliato a tenere quel comportamento.
Ha voluto dire la sua anche Dani “Ansky” Stern, noto professionista americano che gioca sia live che online, concentrandosi sulla questione Ultimate Bet che sembra essere il vero motivo per cui Colman prova tanto astio nei confronti di Hellmuth: "Sia chiaro, io non credo che Phil fosse complice dello scandalo di UB e credo che lui molto probabilmente non sapesse proprio nulla a riguardo", ha scritto "Ansky". "Il punto è che non si è mai sottoposto a delle domande che chiarissero la sua posizione. Ha continuato a rappresentare quella poker room e solo quando le prove erano schiaccianti ha chiesto scusa pubblicamente".

Nel frattempo, però, sono arrivati anche altri post di Daniel Colman, che in un certo senso avevano lo scopo di aggiustare il tiro dopo la "bomba"sganciata ieri. Nelle sue parole c'è netto riferimento proprio ai fatti di Ultimate Bet, ecco un estratto:
"Capisco di essere stato un po' duro e di cattivo gusto ad attaccarlo nel modo in cui ho fatto. Tuttavia sono contento di essermi buttato se questo può mettere il focus sul suo comportamento e il fatto di aver rappresentato Ultimate Bet. I media lo premiamo per le sue buffonerie nelle quali denigra continuamente gli avversari e parla sempre di quanto sia il migliore. Se hai scelto di guadagnare tanti soldi facendo il pagliaccio lamentoso e senza classe devi affrontare le conseguenze, come il fatto che la gente che ti chiami per quello che sei.
[...] Per quanto riguarda UB, se fossi stato in lui non so come avrei potuto essere in pace con me stesso sapendo di rappresentare un'azienda i cui proprietari sono stati sorpresi a rubare milioni di dollari ai giocatori, per poi chiudere senza restituire i fondi. Vorrei proprio tanto che venisse su twoplustwo per rispondere a un po' di domande".

In conclusione segnaliamo il commento di Brandon Shack-Harris, una delle sorprese delle scorse WSOP. Il player americano, che ha chiuso a un passo dalla conquista del titolo di WSOP Player Of The Year, ha espresso chiaramente la sua opinione riguardo questa diatriba:
"Vi risparmio un sacco di tempo e vi racconto come andrà. Questo thread morirà e un giorno Dan incontrerà Phil e gli dirà 'Hey amico, scusa per quanto ho detto su twoplustwo. Ho esagerato'. Phil risponderà: 'Grazie e scusa per aver rovinato il tuo momento dopo la vittoria al Big One Drop, non era mia intenzione'. Poi si stringeranno la mano e magari qualcuno proporrà addirittura una cena che non si terrà mai".
Finirà tutto a taralli e vino? Brandon Shack-Harris ne è convinto e visti i precedenti nel mondo del poker, la sua sembra un'opzione decisamente valida...