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Antonio Esfandiari

Ultimate Poker stop: chiude la prima poker room legale in USA

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La prima poker room online legale degli Stati Uniti d'America, Ultimate Poker, ha deciso di chiudere i battenti. A 19 mesi dal suo esordio sul nuovo mercato regolamentato made in USA, la sala ha alzato bandiera bianca: troppo bassi i profitti per andare avanti.

In un comunicato stampa rilasciato ieri, il presidente di Ultimate Gaming, Tom Breitling, ha affermato come gli incassi del poker online nel Nevada non si siano avvicinati per nulla alle previsioni. Secondo Breitling, l'attuale approccio di legalizzare il gaming stato per stato "ha creato un ambiente estremamente duro e con costi proibitivi da sostenere".

Ricordiamo che attualmente sono solo tre gli stati in cui si può giocare online: New Jersey, Delaware e appunto Nevada. I siti di poker del Nevada accettano scommesse solo da giocatori che si trovano fisicamente entro i confini dello stato.

"Questi fattori - continua Breitling - hanno fatto in modo che il cammino verso la profittabilità fosse molto difficile e incerto. Di conseguenza abbiamo deciso di cessare le operazioni". La compagnia non ha rivelato il numero di impiegati che ora si trovano senza lavoro.

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Il sito web di Ultimate Poker ha già smesso di accettare giocate e la sua chiusura avverrà definitivamente al termine dei controlli del caso, ha affermato la compagnia. La poker room, che aveva anche un accordo di marketing con la Ultimate Fighting Championship, è stata lanciata il 30 aprile 2013 e ha avuto il monopolio del Nevada fino all'arrivo di WSOP.com nel settembre dello stesso anno.

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Non si può dire che la poker room non ci abbia provato. Una campagna di marketing da un milione di dollari e l'ingaggio di Antonio Esfandiari come uomo immagine ne sono la riprova. Due mesi dopo il lancio, Breitling affermava come giocatori di tutti e 50 gli stati, e di 28 paesi diversi, avessero creato un account. La sfida naturalmente era farli arrivare nel Nevada per giocare.

Secondo PokerScout.com, Ultimate Poker nelle ultime settimane aveva una media di soli 60 giocatori attivi. Un po' poco per andare avanti, insomma. Non che in generale il mercato del poker online del Nevada se la passi bene. A settembre, per esempio, Ultimate, WSOP.com e Real Gaming hanno incassato insieme solo $ 693.000, mai così male dall'inizio dell'anno (e quasi la metà rispetto agli 1,037 milioni di dollari di giugno).

La chiusura di Ultimate Gaming non dovrebbe influire più di tanto sui piani di Nevada e Delaware di creare un network di poker online intrastatale. Il governatori dei due stati hanno firmato un accordo a inizio 2014 che permetterà ai giocatori di ciascuno dei due stati di giocare a poker insieme, attraverso un sito in comune.

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