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Macao avrà la sua Torre Eiffel ma Adelson perde $ 11 miliardi!

[imagebanner gruppo=ballas]Macao in crisi? Si ed anche Sands China, la seconda gambling company mondiale (la prima è la casa madre Las Vegas Sands) ne risente, a tal punto che il patron Sheldon Adelson registra una svalutazione del suo patrimonio personale – in un solo anno – di quasi 11 miliardi di dollari. Secondo Forbes, è la caduta più eclatante registrata da un miliardario americano nel 2014.

Tutto è dovuto alla drastica riduzione delle revenues a Macao e la conseguente caduta in borsa delle azioni delle società controllate dal magnate statunitense: il titolo di Las Vegas Sands Co. è passato nel giro di pochi mesi da 88,28 $ a 49,82 $ prima di una faticosa risalita a circa 60 $.

Ma la società del Nevada non chiude i forzieri, semmai rilancia.

Sands China ha annunciato di aver ricevuto le autorizzazioni necessarie da parte del Governo locale, per costruire “The Parisian” Macao, un resort di lusso nel cuore dell’ex colonia portoghese.

L’ultimo gioiello della famiglia di Las Vegas Sands, costerà 2,7 miliardi di dollari, avrà più di 3.000 camere e replicherà la Torre Eiffel, in scala del 50%.

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Dopo aver riprodotto il Campanile di San Marco, con il Venetian (il casinò più grande del mondo) a Cotai (una zona che 20 anni fa era solo una palude ed ora è il cuore pulsante di Macao) e a Las Vegas, Adelson ha deciso di offrire un angolo di Parigi ai gamblers Vip cinesi che sostengono più del 90% delle entrate dei suoi casinò.

Il declino di Macao però spinge in basso anche il valore del patrimonio personale di Sheldon Adelson, proprietario e CEO di Las Vegas Sands e Sands China. Un anno fa, uno degli uomini più ricchi degli Stati Uniti, vedeva il suo patrimonio salire addirittura a 37 miliardi di dollari.

Pochi giorni fa, Forbes ha certificato che negli ultimi 12 mesi, le sue ricchezze nette si sono svalutate del 32%. Adelson ha visto evaporare 10,8 miliardi di dollari nel nulla. Il calo delle revenues a Cotai rischia di provocare un effetto boomerang a Wall Street ma "The Parisian" sarà un investimento leva per rilanciare l'azienda nel mercato dei giocatori high rollers che amano il lusso.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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