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Perché il Big Game di Macao è drawing dead

cash-game-circus-2015-2C’era una volta il Big Game di Macao. Sarà un caso ma se nella room “Poker King Club” dell’ex colonia portoghese l’action latita, Tom Dwan e Daniel “jungleman12” Cates stanno giocando, con Jason Mo e Richard Yong, al Casinò Solaire di Manila.

La partita più ricca del pianeta è a rischio estinzione. Perché? Il Governo di Pechino ha messo in atto una politica aggressiva contro la corruzione a Macao e in tutta la Cina continentale.

Le conseguenze per gli junkets, gli agenti dei casinò, sono state devastanti: il giro di denaro e di clienti Vip High Roller rischia un brusco stop. Ed i dati di mercato della capitale del gambling asiatico sembrano testimoniare l’arrivo di uno tsunami senza fine.

A rimetterci sono stati soprattutto due guru dell’ex colonia cinese: Paul Phua e Ricard Yong. Il primo è ancora bloccato negli States per problemi legali (e non è una coincidenza neanche questa), mentre la presenza del suo socio nelle Filippine è un chiaro segnale che l’action si sta spostando verso Manila.

I malesi Phua e Yong sono stati i principali finanziatori del Big Game asiatico: in questi anni hanno finanziato Tom Dwan ed altri players nelle partite high stakes.

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Sono stati junket di primissimo piano di Macao, a tal punto da far litigare anche i guru di Las Vegas, Sheldon Adelson e Steve Wynn, determinando le fortune di Sands China e Wynn International, i principali operatori occidentali, attivi nel mercato asiatico, insieme a MGM.

A giugno, Phua e Yong sono scappati letteralmente da Macao, a seguito dell’arresto per la gestione di un milionario giro clandestino di scommesse legate alla Coppa del Mondo di calcio.

I due soci malesi hanno avuto la “brillante” idea di continuare a gestire il business dalle stanze lussuose del Caesars Palace e sappiamo come è andata a finire, con il blitz dell’FBI. Una vicenda che rischia di far deragliare il Big Game a Macao e dirottarlo su altre location emergenti.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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