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A Las Vegas anche i ricchi piangono: tagliato lo stipendio a Wynn

[imagebanner gruppo=pokerstars]Undici mesi fa, un’azione di Wynn Resort Ltd (uno degli operatori di casinò più in vista), valeva oltre 250$. Nel volgere di poco si è registrato un crollo verticale, fino ad assestarsi il valore del titolo a 154$, dopo aver toccato anche il punto più basso a 133$.

Il trend può sembrare paradossale, visto che Las Vegas – negli ultimi due anni - ha dato ampi segnali di ripresa nell’ultimo anno.

Il problema vero riguarda Macao che in questi anni è stata la vera miniera d’oro per Wynn Resort.

Nell’ex colonia portoghese, con la politica anti-corruzione voluta da Pechino, le cose non vanno per il verso giusto, considerando che si vedono sempre meno giocatori high rollers ai tavoli (gli junkets non possono più operare liberamente). La leadership di Macao non si discute, le revenues sono sempre importanti ma la flessione c’è stata.

Wynn a Macao possiede due casinò e sta costruendo l’affascinante e lussuoso Wynn Palace sulla Strip Cotai, la zona resa trainata e valorizzata dal successo del  Venetian.

Logico pensare che Wynn sia - in questo momento -  troppo esposto sul mercato asiatico. A Wall Street, ascoltano sempre attentamente le notizie che arrivano dall’Estremo Oriente. Inoltre i dati di mercato sono eloquenti (-2% nell’ultimo anno).

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Steve Wynn in compagnia della seconda moglie e della figlia

Così si è registrata una caduta verticale del valore delle azioni, a tal punto, da indurre il board di Wynn Resort Ltd, a tagliare lo stipendio del 37% al suo celebre CEO (nonché azionista di maggioranza): Steve Wynn (il nuovo contratto scadrà nel 2022, è stato prolungato di 2 anni).

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Dovrà accontentarsi delle “briciole”, l’uomo che ha cambiato il volto di Las Vegas ed ha introdotto il concetto di mega resort casinò, con la costruzione di strutture imponenti sulla Strip negli anni ‘80.

Il suo stipendio non sarà più di 4 milioni di dollari annui ma bensì di 2,5 milioni. Di certo non si tratta di un salario da fame per il miliardario di Las Vegas, il cui patrimonio è valutato da Forbes 3,5 miliardi. Alla fine, per lui lo stipendio rappresenta solo una piccolissima parte del suo business personale, considerando i generosi dividendi.

Inoltre, il consiglio di amministrazione gli ha imposto un uso limitato del suo jet privato. Al massimo potrà chiedere un rimborso per i costi di volo di 250.000 $ all’anno. Un problema di non poco conto, visto che il suo contratto prevede il divieto di usare aerei di linea, per ragioni di sicurezza. Il 72enne businessman è prigioniero della sua notorietà.

 

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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