In queste ore si è concluso il day2 dell’evento numero 56 alle World Series Of Poker, un torneo di No Limit Hold’em da 2.500 dollari che – fra i 1951 partecipanti – ha visto anche Jamie Gold, il vincitore del Main Event WSOP nel 2006.
Come molti di voi sapranno, Gold è considerato dalla comunità pokeristica tutta come il classico giocatore mediamente scarso che è riuscito a centrare il torneo della vita, vincendo dodici milioni di dollari e rimanendo per un certo periodo il giocatore più vincente per quanto riguarda i tornei live grazie a questo singolo colpo di fortuna.
Nelle WSOP 2010, Jamie Gold non aveva ancora centrato neanche un in the money, cosa che per altro si è verificata anche negli ultimi due anni, e così lo statunitense aveva piazzato una prope bet – non è dato sapere con chi – pari a 200.000 $ con odds di 2:1 di riuscire a centrare un piazzamento a premio proprio nell’evento in questione. Cosa che in effetti si è verificata.
La notizia – riportata dai blogger di PokerNews che sono sul posto e ripresa dal forum statunitense 2+2 – non finisce tuttavia qui. Non appena scoppiata la bolla, infatti, ed aver quindi vinto la propria scommessa, Jamie gold si è reso protagonista di un gesto da molti giudicato ineleganti, da alcuni figo, da altri ancora decisamente antisportivo.
Questi i fatti. Scoppiata la bolla Gold ha detto al tavolo: “Non sono mai stato tanto felice di finire a premio nella mia vita come lo sono adesso: me ne vado fuori a bere, se qualcuno di voi avesse sete”. Dopodiché ha rilanciato la propria mano, chiamato dal bottone, ha check callato lungo tutte le streets venendo infine coperto dal proprio avversario ed ha quindi muckato la propria mano. Senza mai guardarla neanche una volta. “Avrei potuto essere nuts” ha esclamato sorridendo Gold, che ha così fatto sparire le proprie carte e se n’è andato, evidentemente del tutto appagato dalla sostanziosa scommessa appena vinta.
Nonostante sia un gesto sicuramente molto scenografico, in molti hanno stigmatizzato l’accaduto, sottolineando come non sia corretto di fatto avvantaggiare un singolo giocatore in questo modo, pur non conoscendolo e quindi facendo “beneficienza al buio”.
Sarebbe stato più corretto, sempre secondo questa linea di pensiero, alzarsi dal tavolo dopo aver stretto la mano a tutti e finire blinded out, in modo da non influenzare in alcun modo il torneo degli altri giocatori.
Questo appunto sicuramente trova d’accordo anche chi scrive, se non che c’è forse da fare una precisazione: i commenti sarebbero stati forse dello stesso tenore se a compiere lo stesso identico gesto fosse ad esempio stato Ilari “Ziigmund” Sahamies? Ai giudici chiamati a presiedere i processi alle intenzioni l’ardua sentenza…