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Aviation Club Adieu! A Parigi si gioca solo a Montmartre

[imagebanner gruppo=gazzabet]Nulla da fare, la storia del poker parigino va in archivio in modo definitivo. Il celebre Aviation Club de France, dopo la chiusura imposta dalla polizia per riciclaggio e gravi irregolarità contabili, non avrà alcuna speranza di riaprire e gli oltre 280 dipendenti sono caduti nella disperazione. Lo ha disposto un giudice che ha messo la parola fine sulla vicenda giudiziaria che durava da mesi. Il noto circolo dei Campi Elisi diventerà presto solo un ricordo di molti regular parigini come Philippe Ktorza e Nessrine Kourdourli. L’ACF non ha più l’autorizzazione per poter operare: le autorità francesi hanno messo, in via del tutto definitiva, i sigilli su quello che era uno dei posti più amati dai gamblers della Capitale. acf-670 La società è stata messa in liquidazione ed il locale sarà venduto per saldare i debiti, visto la lunga fila dei creditori. Come noto la disputa in Francia tra circoli e autorità è molto simile a quella italiana. Ma a Parigi, operavano – nel momento d’oro del poker – una decina di club, tutti autorizzati. Ma sono state riscontrate gravissime irregolarità gestionali. In questi mesi la polizia ha disposto la chiusura di diverse realtà del poker parigino: il Cercle Cadet è stato l’ultimo raggiunto da un provvedimento delle autorità transalpine ed ha comportato l’annullamento dell’atteso evento delle France Poker Series. Sbarrate le porte anche al Circle Haussmann. Rimane in attività solo il Cercle Clichy a Montmartre, location dell’ultimo World Poker Tour National di Parigi.
Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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