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Il poker piange a Las Vegas: seconda room chiusa nel 2015

[imagebanner gruppo=gazzabet]Un’altra poker room (la seconda) chiude a Las Vegas in questi primi mesi del 2015: Hooters ha deciso di rimuovere gli ultimi due tavoli di cash game (NL200) rimasti.

Di sicuro l'action del Nevada non ne risentirà ma sulla Strip è stato confermato un trend: da settembre 2012 ben 39 casinò (contando anche i tavoli elettronici del Plaza) hanno deciso di rinunciare al poker, secondo un reportage di PokerAtlas.

Il numero però potrebbe essere rivisto visto che la sala del Mirage è in fase di ristrutturazione e riaprirà in primavera con circa 19 tavoli.  Questi i casinò più famosi che hanno chiuso la propria poker room di recente:

  • Hooters – Marzo 2015
  • The Linq – Gennaio 2015
  • Texas Station – Agosto 2014
  • Sunset Station – Maggio 2014
  • Palms – Maggio 2014
  • El Cortez – Dicembre 2013
  • Circus Circus – Settembre 2013
  • M Resort – Agosto 2013
  • Riviera – Giugno 2013
  • Bill’s Gamblin’ Hall – Gennaio 2013
  • Aliante Station – Novembre 2012
  • Ellis Island – Settembre 2012
  • Tropicana – Settembre 2012

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I piccoli casinò del Nevada stanno rinunciando al poker, l'action è concentrata solo nelle strutture più famose ed in vista.

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Sempre secondo PokerAtlas, la poker room più imponente è quella del “The Venetian” con a disposizione 59 tavoli, seguono Bellagio (37), Wynn (25), Aria Casinò (24), Caesars Palace (16), Rio (14) e MGM Grand (13). Si tratta sempre di un'offerta imponente.

In Nevada, sono molto attivi anche brand meno famosi come il Green Valley Ranch Casinò (22 tavoli), Santa Fé Station (14), South Point Casinò (22) e The Orleans Casinò (35).

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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