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Un giocatore di poker ha beffato diversi casinò inglesi, incassando decine di migliaia di sterline, con un metodo tanto semplice quanto efficace: dei piccoli segni e delle piccole pieghe sulle carte. Stiamo parlando del rumeno Mihai Lacatos, capace di sottrarre in questo modo al Playboy Club di Mayfair, Londra, £ 43.300 in una sola settimana.
Il sessantunenne disoccupato è riuscito a mettere piede nei casinò britannici nonostante fosse stato bandito. Ce l'ha fatta fabbricando documenti d'identità falsi e spostando di tanto in tanto la propria abitazione, tanto per evitare di farsi beccare. Una truffa andata avanti per ben sei anni.
L'uomo aveva cercato di lasciare il paese dopo essere stato pizzicato - finalmente! - ma è stato arrestato mentre si trovava al Luton Airport, lo scorso 20 novembre 2014. Con sé, Lacatos aveva circa £ 3.000.
Il rumeno ha quindi ammesso di aver commesso 14 reati legati alla sua attività nei casinò, oltre naturalmente al possesso di documenti falsi. Si tratta di una delle prime persone ad essere state condannate per una specifica tecnica di cheating nota come card marking, cioè la pratica di 'segnare' le carte.
Leicester, Salford, Nottingham e Birghingam; qui si trovano alcuni dei casinò truffati da Lacatos, che mentre si trovava al tavolo da poker riusciva a segnare in maniera impercettibile le carte da gioco. Una skill davvero minuziosa, che gli ha permesso di passarla liscia per anni. I segni e le pieghe sulle carte gli permettevano di identificare il contenuto della mano degli altri giocatori.
Dopo esser stato pizzicato al Playboy Club, la Metropolitan Police's Gaming Unit ha fatto circolare la sua immagine in tutti i casinò britannici: il rumeno è stato arrestato il 31 marzo 2014 al Rubicon Casino di Northampton, dopo che lo staff lo ha riconosciuto e ha fatto scattare l'allarme.
Gli agenti gli hanno sequestrato £ 1.485, ma l'uomo è stato rilasciato su cauzione. E non si è fermato: mentre era in libertà, è riuscito a truffare almeno altri tre casinò. Inoltre non si è presentato davanti ai giudici lo scorso maggio 2014, ma gli agenti sono riusciti ad intercettarlo proprio mente tentava di scappare.