Nell’ormai classico appuntamento con la rubrica “La mano della settimana”, questa volta Phil Hellmuth mette da parte il poker giocato e ci racconta delle sue tecniche per riposarsi ai grandi tornei come le World Series of Poker.
“Anche i migliori giocatori possono accusare la fatica dopo lunghe giornate di poker nei tornei, ed infatti è quello che è accaduto a me durante il World Poker Tour Championship del 2007. Ero chipleader al Day 4 ma poi ho chiuso soltanto al 18° posto; tutta colpa di due Jack giocati troppo forte.
Negli ultimi anni ho rianalizzato quella mano diverse volte e vorrei davvero aver foldato contro gli AA di Thomas Wahlroos. Anche se il flop era 9 8 5 avrei dovuto essere tanto bravo da evitare la trappola, ma invece la stanchezza che avevo addosso mi ha fatto perdere tutto l’ edge che avevo sugli altri giocatori.
Quindi, la lezione di oggi è: dovete essere in grado di gestire lo sforzo fisico e mentale durante un torneo, soprattutto se partecipate a quelli di grande richiamo come le WSOP. Soltanto così avrete buone possibilità di finire almeno “in the money”. Nel Main Event, ad esempio, è richiesta una resistenza enorme, perché ci vogliono 8 giorni per arrivare al final table.
E’ veramente difficile giocare un poker competitivo per 12 ore al dì. Se le moltiplicate per 8 viene fuori un’enormità di tempo, troppo anche per un professionista come me.
Ho sempre pensato che fossi naturalmente predisposto alla resistenza fisica, ma in verità ultimamente è stato proprio questo il mio punto debole. Devo assolutamente porvi rimedio. Se dormo poco mi viene da giocare troppe mani e perdo la capacità di leggere l’avversario. Fortunatamente ho trovato un buon modo per ovviare a questo problema, specialmente nei tornei come le World Series of Poker: un po’ di esercizio fisico a tarda notte.
Dopo che il gioco è terminato (di solito intorno alle 2 di notte alle WSOP), me ne vado di corsa in palestra e mi alleno abbastanza duramente. Gli esercizi fisici mi ripuliscono la mente da tutto lo stress del poker e mi permettono di riacquistare la giusta concentrazione per il giorno successivo.
Certo, mi piacerebbe starmene un po’ di tempo in più a letto, ma riuscirsi a fare una buona dormita durante le WSOP è una cosa molto rara. A volte penso addirittura di farmi un pisolino da 15 minuti durante il gioco! Vabbè, ve lo confesso: l’ho fatto in passato in diverse occasioni.
Talvolta uso un mio vecchio trucchetto. Lascio il tavolo 8 minuti prima della pausa programmata da 15 e mi faccio un riposino. E ripeto la cosa prima della pausa cena da un’ora. Altre volte uso un trucco diverso: appoggio la testa sulle mie mani e mi appisolo un attimo. Appena mi accorgo che il dealer mi ha distribuito le carte capisco che tocca a me e allora decido come giocare.
Gli eventi prestigiosi come il Main Event delle WSOP sono vere e proprie maratone, e la fatica prima o poi si fa sentire tutta. Magari provate anche voi a mettere in pratica i trucchetti che vi ho appena spiegato, oppure sperimentatene di vostri."
Phil Hellmuth