
In questo Articolo:
- 1 Kanit: “non ho fatto come Baggio ed ho piazzato il rigore vincente”
- 2 Dato: “eravamo 5 individui, diffidenti tra di noi, ora siamo un gruppo unito”
- 3 Sammartino: “Dan Smith ha sbagliato contro di me!”
- 4 Rocco Palumbo: “Bella struttura, peccato non giocare con il pubblico”
- 5 Bendinelli: “il giorno più bello della mia vita. Titolo MVP al 99%”
Kanit: “non ho fatto come Baggio ed ho piazzato il rigore vincente”
Il punto decisivo, quello del 3-0 in finale l’ha messo a segno il giocatore con il ranking GPI più alto, è 32esimo al Mondo (con MadGenius vicinissimo al 38esimo posto): Mustapha Kanit. Ieri la mala sorte si era accanita contro di lui ma poi c’è stata la svolta. Un inizio da incubo, un finale fantastico: “E’ bello che ci sia riuscito io, un’emozione unica. L’inizio è stato duro, ho runnato malissimo poi ho portato un po’ di punti a casa negli ultimi due round, facendo runner-up e perdendo un colpo al 70%. E’ bello perché nel momento decisivo, in quello in cui contava, io c’ero e non ho fatto come Baggio a Pasedena”. “Si chiude un cerchio perché i ragazzi li ho conosciuti a Sharm El Sheikh 5 anni fa quando è iniziato tutto ed è cambiato tutto. Con Dato e Sammartino abbiamo giocato contro la Russia, proprio come stasera, in una sfida per nazioni. Un flash back incredibile”. L’intervista completa di Mustacchione la potrai leggere nelle prossime ore insieme a quella di Rocco Palumbo e Dario Sammartino.Dato: “eravamo 5 individui, diffidenti tra di noi, ora siamo un gruppo unito”
Il pacato Andrea Dato afferma una verità sacrosanta: “siamo partiti come cinque giocatori, guardinghi tra di noi. All’inizio non c’era questo spirito. Ma al termine di questo percorso siamo diventati una squadra unita. E questo è bello. Anche la struttura della competizione favoriva l’emergere di questo spirito. Bello, bello. Insieme siamo diventati un gruppo”. Dato, con molta umiltà afferma: “mi hanno impressionato gli statunitensi, in particolare Dan Smith e Isaac Haxton. Possiamo imparare molto da loro”.Sammartino: “Dan Smith ha sbagliato contro di me!”
Il 2-0 ai russi l’ha piazzato Sammartino. Dario nel rush finale ha assestato un destro-sinistro che ha spianato la strada agli azzurri. Prima a farne le spese sono stati gli americani ed in particolare Dan Smith. Nella fase Six-Max, a 3 left, è entrato Dario e bang: “giocare contro gli americani in heads-up sarebbe stato molto impegnativo, al limite dell’umano. Eliminarli durante la fase Six-Max è stato vantaggioso per noi”. “Siamo stati fortunati perché alla prima mano ho pescato A-A e il mio avversario (Dan Smith, ndr) ha sbagliato con 7-7 a pushare 100 big blinds. Da lì ho capito che saremo diventati campioni del mondo perché la Russia non poteva rimontarci. Noi avevamo 3 volte il loro stack. Ad inizio torneo perdevo tutti gli showdown poi il vento è cambiato… ed ho trovato la forza per i round successivi”.
Rocco Palumbo: “Bella struttura, peccato non giocare con il pubblico”
Rocco Palumbo promuove il Global Poker Master: “mi è piaciuta la struttura, perché ha favorito chi è stato capace in questi due giorni di esprimere il poker migliore. Bisognerebbe solo aggiungere un giorno e qualche step in più ma l’idea è stata fantastica. La World Cup meglio riuscita della storia del poker. Spero in futuro che si disputi davanti ad un pubblico anche se noi siamo stati fortunati perché i giornalisti presenti erano tutti italiani”. Rocco ha sbloccato la finale: “si è stato un punto importante. Passare sull’1-0 è stato un sollievo per me perché penso di aver affrontato l’opponent più difficile (Filatov, ndr). Sapevo che era molto forte e sulla carta era la partita che potevamo perdere con maggiore facilità. Temevo che potesse rientrare, non a caso nell’unica mia indecisione, se così possiamo chiamarla (ma forse sarebbe più corretto parlare di scelta al limite), lui ha colto l’occasione e si è preso la mano con prepotenza, in una situazione molto difficile”. “Il primo giorno è andato tutto storto, nonostante fossi contento del gioco espresso. In heads-up mi avete visto tranquillo? Si in quella disciplina sono molto confident, soprattutto quando la struttura è deep. Per me Bendinelli è il giocatore che ha giocato meglio. Il più forte fuori dal contesto GPM è senza dubbio Haxton”.