Musta, dopo Malta pensi già ai prossimi impegni? Hai un programma?
Giocherò sicuro l’EPT di Montecarlo. Poi mi concentrerò solo sullo SCOOP (Spring Championship Online of Poker, ndr). Si tratta di una competizione che richiede tutte le energie possibili: si giocherà tante ore ogni giorno contro i più forti al mondo. Tanti tornei e impegno massimo.

Cosa rappresenta per te lo SCOOP?
Online è il periodo più bello dell’anno perché capisci quali saranno le nuove tendenze. Il gioco cambia in continuazione e il confronto contro i più forti è senza dubbio molto interessante.
E live?
Senza dubbio l’EPT Barcellona è l'evento più bello per me.
WSOP? Hai già in mente un programma preciso?
Come sai Las Vegas non mi piace molto. Quindi deciderò all’ultimo ma l’intenzione è quella di andare lo stesso.

Il format del GPM ti è piaciuto?
E’ bello quando puoi indossare la maglia azzurra e competere per la tua nazione. Vivere l’evento come team è un’esperienza nuova, unica per noi giocatori di poker. E’ interessante perché per due giorni a stretto contatto con tutti i giocatori del mondo, un’occasione per scambiarsi informazioni. Io li conoscevo tutti, ma per qualche mio compagno di team è stato utile conoscere i top mondiali.
Musta, quindi GPM ha fatto bingo?
Si, sono manifestazioni che aiutano il poker a crescere.
Cambieresti qualcosa?
Si, mi sarebbe piaciuto giocare davanti al pubblico. Siamo stati fortunati che c’erano tanti giornalisti italiani, ma vorrei tanti tifosi ai bordi del tavolo anche se mi rendo conto che con lo streaming non sia semplice.
Ti ha impressionato qualche avversario? C’era l’imbarazzo della scelta…
Nessuno in particolare, forse Haxton che ha giocato molto bene. Bendinelli secondo me è quello che ha giocato bene e runnato bene.
A chi assegneresti il titolo MVP?
E’ un premio che dovrebbe scegliere il pubblico. Io voterei per uno del nostro team, molto probabilmente Bendinelli.
Il punto decisivo alla fine è arrivato proprio da te…
E’ bello che ci sia riuscito io, un’emozione unica. L’inizio è stato duro, ho runnato malissimo poi ho portato un po’ di punti a casa negli ultimi due round, facendo runner-up e perdendo un colpo al 70%. E’ bello perché nel momento decisivo, in quello in cui contava, io c’ero e non ho fatto come Baggio a Pasedena.
Cosa ti è passato per la testa quando hai alzato le mani al cielo, dopo aver battuto il russo?
La vittoria nel GPM chiude un cerchio perché i ragazzi li ho conosciuti a Sharm El Sheikh 5 anni fa quando è iniziato tutto. Con Dato e Sammartino abbiamo giocato contro la Russia, proprio come stasera, in una sfida per nazioni. Un flash back incredibile.