[imagebanner gruppo=pokerstars] Nel mondo là fuori, il nome di Leon è solitamente associato a Jean Reno ed al celebre film di Luc Besson. In quello del poker invece quando si pronuncia quel nome ci si riferisce quasi sempre a Leon Tsoukernik, proprietario del King's Casino di Rozvadov, al confine fra la Repubblica Ceca e la Germania.
Al pari di altri giocatori noti a livello internazionale, Leon era presente al casinò Portomaso di Malta durante l'EPT, ed oltre a partecipare ai tornei non ha disdegnato di giocare anche delle partite di cash game high stakes, che per l'occasione sono arrivate a limiti davvero importanti: il buy-in, del resto, per lui è sempre stato l'ultimo dei problemi.
Non si può quindi giudicare sorprendente la scenetta a cui ha assistito nella poker room Patrick Leonard, che solitamente si dedica ai tornei ma in quel caso era nella sala cash game del casinò: "Non è facile concentrarsi sulla propria partita, quando di fianco a te hai Sorel Mizzi che gioca contro Leon dei sit&go heads-up da 200.000 € di buy-in - ha scritto l'inglese su Twitter - non ho visto molti limp!".
Nell'ambiente del poker, Leon è infatti noto per giocare in modo estremamente loose e per non tirarsi mai indietro, neppure quando è perfettamente consapevole di trovarsi di fronte giocatori ben più forti di lui ed in ballo ci sono cifre davvero molto elevate, anzi: sono proprio quelle le situazioni che preferisce.
"Ho sempre giocato così, anche quando facevamo delle partite fra amici negli Stati Uniti - aveva ammesso in una vecchia intervista - quando gli altri giocatori sedevano con quaranta dollari, io ne avevo duecento. Se mi siedo ad un tavolo di blackjack non mi preoccupo di quanto sia la puntata minima, ma chiedo quale sia quella massima. Che giochi a poker oppure alla roulette, voglio sempre giocare agli stake più alti".
Non a caso MonteCarlo è una delle sue mete preferite dove giocare, e qui non disdegna di trascorrere delle brevi vacanze: in fondo, fa sapere, in elicottero sono poco più di tre ore di volo. Lontani sono i tempi in cui, nei primi anni Novanta, a New York giocava con gli amici a Chicago Omaha hi-low, una variante molto in voga da quelle parti all'epoca.
Il No Limit Hold'em lo scoprirà anni dopo, e non a caso quando nel 2003 aprirà il suo casinò a Rozvadov al poker verrà dato ampio spazio, con personaggi come Tony G, Daniel Cates, Gus Hansen e non solo che impareranno ben presto a conoscerlo, anche grazie alla sua presenza fissa nel programma "German High Roller" trasmesso su Sport 1, una TV tedesca.
Trattandosi di un giocatore che non disdegna affatto i tavoli da casinò e che anzi li frequenta per divertimento spesso e volentieri, non mancano gli episodi al riguardo, come quello capitatogli nel settembre del 2013, quando alla roulette del casinò di Velden in Austria portò via in un colpo solo 700.000 €. Come quelli che lo conoscono bene ormai sanno, il suo numero preferito è il 29, ed è questo che punta in maniera particolarmente pesante d'abitudine. E quella volta uscì.
Utilizzando solamente fiches da 1.000 € ciascuna, Leon piazzò un colpo talmente grosso (in quella stessa sera uscì anche il 28) da non poter fare a meno di parlarne lui stesso, per la sua soddisfazione e quella assai meno palpabile del casinò: in fondo, proprio perché il banco vince sempre quando non accade ci rimane male...