Marco Fantini, pro di Sisal Poker, è uno dei player più vincenti del poker online.it ma si diletta anche nel live: è reduce da un week-end difficile a Venezia, in occasione dell’Italia Poker Tour disputato al Casinò di Cà Noghera. Come di consueto, dopo ogni grande evento, analizza il suo torneo.
L’inizio non è dei più scoppiettanti e se il buon giorno si vede dal mattino, la competizione non si preannuncia sotto i migliori auspici: “Dopo un pranzo abbastanza leggero - racconta dal suo blog - mi siedo al tavolo 23, dove trovo Michele Di Lauro, Giuseppe Diep, “Bazzor” mentre gli altri giocatori non li conosco. Nella prima ora di gioco, provo a entrare in più piatti, ma li perdo praticamente tutti e scendo a 17.000 chips delle 20.000 iniziali”.
La svolta sembra arrivare: “Con bui 50/100, c’è un limp da Hijack, il cutoff punta 275. In questo caso ho avuto un sentore di debolezza da parte del raiser, così da small blind, con J8 suited, punto 925 per aggiudicarmi subito il piatto. Inaspettatamente però ricevo due call. Il flop: 823, così decido di andare in continuation bet e punto 1.700. Ricevo solo il call del limper. Al turn esce un 2 e faccio check. Il mio avversario punta 4.500 ed io faccio call. Al river Q che dovrebbe essere ininfluente, così faccio check e subisco una puntata di 7.800.
Ci penso: se chiamo e perdo il piatto, rimango con 3.000 fiches, compromettendo il torneo. Ricostruisco tutta la linea della sua giocata e trovo veramente poche mani che mi battono. Così chiamo e lui mi gira 45, per una scala bilaterale mancata”.
Mai illudersi nel poker, la beffa è sempre dietro l’angolo: “Dopo questo colpo penso che il torneo sia messo bene ma da questo momento inizia una serie terribile di mani. L’apice la tocco quando spillo AK suited e subisco una 4bet da un avversario che ha in mano 88. Esce un board basso e perdo 10.000.
Ma non è finita: ci rimetto altri due brutti piatti e così mi ritrovo con uno stack di 10.000 quando ho K9 suited da small blind e ci sono due limp (tra cui l’avversario che prima era in HJ). Io completo – continua nel suo racconto - e il big blind fa check. Il flop: QJA con due cuori; ho scala a incastro e un progetto a colore, così punto 600 e ricevo il call del tipo su Hijack. Al turn esce una carta è ininfluente e così continuo puntando altri 1.400 e ricevo un altro call. River: 10 non di cuori. Ho in mano una scala illeggibile, il pot è di quasi 5.000 e così metto al centro del tavolo tutte le mie chips pari a 6.000. Ricevo lo snap call dell’oppo che aveva AK. Mano incredibile, non ci potevo realmente credere che il mio avversario avesse quella mano e l’avesse giocata così male, ma soprattutto che, con il suo gioco al contrario, potesse pure vincere delle chips. Saluto tutti ed esco da questo mio sfortunatissimo torneo”.
Il week-end nero del pro di Sisal Poker non finisce qui: “Nei giorni successivi ho partecipato anche due side event. Il primo con buy-in da 1100 euro, lo gioco molto male e comprometto quasi tutto il mio stack in una mano dove ho scala contro Maurizio Guerra che ha completato una scala a colore.
Nel side da 550 euro, gioco molto bene e mi creo subito un ottimo stack ma quando in un torneo, dalla struttura turbo, perdi all in preflop AK vs.TT poi TT vs A9 e infine 88 vs AQ, vuol dire che proprio non era il mio fine settimana. Torno mestamente a casa dove riprenderò a giocare online. Dal vivo penso che ritornerò a giocare a Novembre per EPT di Vienna. Ora è tempo di tornare a grindare!”.