[imagebanner gruppo=pokerstars] Dzmitry Urbanovich ha dominato le graduatorie dell'EPT Player of The Year ed è stato protagonista nella tappa di Malta con la vittoria in 4 eventi, più 2 secondi posti e un ottavo. Ha ripetuto il capolavoro a Montecarlo con 2 final table pesanti vincendo oltre 1,5 milioni di euro.
Proprio nel Principato monegasco ha dato spettacolo nel tavolo televisivo del final table del Super High Roller da 100.000€ che ha visto tra gli attori protagonisti anche Dario Sammartino.
Il 19enne polacco è arrivato secondo, battuto in heads-up da Erik Seidel, ma ha avuto il merito di demolire, con il suo stile di gioco aggressivo, l'esperto chipleader Igor Kurganov.
C' è da dire che nelle prime fasi il pro russo-tedesco ha bullato il tavolo entrando in quasi tutte le mani, cercando di sfruttare il suo stack. La sua immagine era molto loose e Urbanovich non ha mostrato l'altra guancia e senza paura lo ha demolito.

5-bet da paura
La svolta del final table, quando il giovanissimo polacco ha deciso di dare uno stop al fidanzato di Liv Boeree, è arrivata nella mano numero 64. Siamo a 5 left ed in palio ballano parecchi soldi. Urbanovich esce allo scoperto.Sammartino apre fino a 160.000 (per due) da HJ, Urbanovich da CO va in 3-bet con 9 8 mettendo nel piatto 365.000.
Dal big blind Igor Kurganov con 7 6 si difende in modo aggressivo con una 4-bet fino a 755.000. Sammartino ci pensa e poi decide di gettare le carte nel mazzo e foldare.
La palla passa al polacco che non ci pensa due volte e spara una bella pallottola, andando in All in per 2.095.000. Kurganov alla fine molla il colpo e folda sulla 5-bet del diciannovenne, vera mina vagante del tavolo.
Trappolone
Da quella mano la storia del final table cambia, lentamente Kurganov perde pezzo dopo pezzo e parecchia fiducia, complice la mala o buona sorte (dipende dai punti di vista) che premia l'audacia del ragazzino.
Un'altra mano che è costata parecchio a Kurganov (colpito in questo caso non solo nell'orgoglio ma anche nello stack) è quando apre da CO per 225.000 (il suo stack è di circa 6,6 milioni), con a 8 dal big blind Urbanovich non molla con 6 4 (il polacco dispone di circa 4,9 milioni) e fa call.
Il flop gli sorride 5 4 4 check, Igor prende l'iniziativa ed esce allo scoperto per 225.000 (circa metà piatto), il polacco lo guarda, lascia passare un minuto e poi raisa per 655.000, tirando l'amo al russo che fa call. Piatto da oltre 2 milioni e qui entra in ballo la chipleading.
Il turn 6 completa il trappolone del polacco che a questo punto ha il 100% di possibilità di portare a casa il piatto.

Urbanovich però fa passare il tempo necessario e poi betta fino a 880.000. Il russo decide di fare call.
Al river sono guai pesanti per il fidanzato di Liv Boeree: esce a la peggior carta del mazzo. Urbanovich si lascia scappare un sorriso sotto i baffi e poi betta per 1.725.000 ottenendo un call sofferto di Kurvanov che vede volare verso la Polonia un mega piatto da oltre 7 milioni che segnerà in modo inevitabile l'equilibrio del final table. Kurvanov in questa mano perderà 3,5 milioni di chips.
Nel frattempo, in questa guerra tra bulli, Erik Seidel attende paziente con atteggiamento sornione. Alla fine sarà lui ad alzare la picca.
Questo il video della parte finale della mano: