Poker online[imagebanner gruppo="ballas"] Insieme a Leon Tsoukernik, Paul Newey è il gambler più noto del momento nel mondo del poker. Con un patrimonio stimato in oltre 200 milioni di sterline, una carriera estremamente di successo nel campo della finanza alle spalle e una passione sfrenata per questo gioco, è difficile non farsi riconoscere. Se a tutto questo aggiungiamo anche il fatto che il buon Paul, proprio come il ceco Leon, è anche un vero e proprio personaggio, allora è facile capire che ogni sua intervista fa immediatamente notizia.
A questo proposito, non potevamo che riportare le clamorose e alquanto fantasiose dichiarazioni fatte a Calvinayre.com, con le quali il businessman inglese sostiene che le slot machine non sono un gioco di pura fortuna. Ovviamente tutti sanno che, contrariamente al poker, questo gioco è gambling puro, senza la minima percentuale di poterle battere sul lungo periodo, eppure Newey è veramente convinto di avere imparato a "dominarle" nel corso degli anni.
"Mi affascinano fin da quando ero un ragazzino", spiega il 46enne inglese, "E ora sono abbastanza convinto di sapere come si gioca. Ci gioco in tutto il mondo e anche online, anche se ho smesso di twittare i miei risultati perchè mi hanno hackerato l'account qualche mese fa".
Che per Newey sia una grande passione lo si era capito, ma quello che stupisce è la sua ferma convinzione che le slot machine non siano un gioco completamente basato sulla fortuna: "Non è così. La roulette è solamente fortuna, ma non le slot machines, anche se questo è ciò che vogliono farvi credere. Sono programmate secondo alcune percentuali ben definite e quello che devi fare è giocarci quando sono nella fase positiva e non in quella negativa".
Un discorso un po' confusionario, che si riferisce al payout fisso della slot machine: in questo gioco, contrariamente ad altri casino games come la roulette, nella quale, teoricamente, potrebbe uscire nero o rosso all'infinito, prima o poi deve uscire la vincita e secondo il player britannico si può capire quando sta per arrivare il momento semplicemente "studiando" la macchina in base al tempo trascorso dall'ultimo jackpot.
Un modo di ragionare che in teoria ha una sua logica, ma in pratica no: il payout delle slot varia in maniera enorme da casinò a casinò e il ciclo di puntate sul quale è calcolato è infinito, dunque se sulla carta è possibile prevedere minimamente l'andamento del gioco, nella realtà questo è impossibile. Lo dimostra il fatto che a Las Vegas ci sono slot machine che non raggiungono il jackpot da più di dieci anni.
Al di là di questi fantasiosi ragionamenti su un gioco matematicamente svantaggioso come le slot machine, Paul Newey ripercorre i successi della sua vita e dà quattro consigli vincenti: "L'ambizione prima di tutto; poi determinazione; infine onestà e avere una buona reputazione. Questi sono elementi che ti permettono di arrivare dove vuoi sul lungo periodo e io li ho portati con me anche nel mondo del poker".
Già, perchè Paul è un grande fan di questo gioco e sulla carta è anche un vincente: ha intascato 2.258.060$ lordi dal vivo, anche se probabilmente ne ha investiti altrettanti in buy-in visto che gioca solo gli high roller... O quasi: "I miei amici mi chiedevano di giocare il torneo di Deuces Wild da 120€ di Montecarlo da anni e allora mi sono iscritto. Alla fine ho dovuto rinunciare a una partita di cash game 400€/800€ perchè il torneo è durato troppo. Ho chiuso 6° per 720 euro. È stato divertente ma quella cifra non vale nove ore della mia vita".
Un personaggio simile non mancherà di presenziare a Las Vegas per le WSOP 2015, anche se per motivi di tasse non giocherà il Super High Roller da 500.000$ dell'Aria Casino ("Non posso accettare che il 30% del mio buy-in sia dead money") e si schiererà presumibilmente soltanto a qualche folle partita di cash game high stakes. Con la speranza che le slot machine di Sin City non lo tengano lontano dal poker, l'unico gioco sul quale è veramente possibile avere un edge...
