Jack Straus sarà mai passato da Trigoria? Molto probabilmente no, ma la sua leggendaria rimonta da "one chip, one chair" continua ad alimentare sogni e racconti di vita vissuta nel mondo del poker. Ad aggiungersi a questa infinita aneddotica c'è oggi anche Silvio Crisari, pokerista per passione e allenatore nella scuola calcio dell' A.S. Roma.
Come ogni anno, Silvio si è fiondato a Las Vegas per le World Series, dove è praticamente di casa e dove ieri sera si era seduto all'event #45, un No Limit Hold'em da 1.500$ che, come accade sempre nei tornei a buy-in basso, ha fatto registrare un autentico pienone con 1655 partecipanti.

Primo livello. Si parte con 7.500 chips, ma per Silvio le cose sembrano essersi messe da subito bene, perchè dopo poche orbite il nostro viaggia già a quasi il doppio dello stack iniziale. Poco dopo, il disastro: Crisari spilla KK e, dopo le classiche schermaglie, finisce ai resti preflop con un avversario che davanti ha poco meno di lui, e che gira AK. In caso di vittoria sarebbe un piatto da oltre 30mila fiches, che in termini monetari non significa ovviamente nulla (il torneo è ancora lunghissimo) ma è pur sempre meglio avere tante chips, piuttosto che poche o niente, come avrebbe detto il grande Max Catalano.
Purtroppo per noi le cose si mettono male: subito un asso al flop, e megapot che finisce nelle mani del giocatore sbagliato. Silvio rimane con appena 900 chips.
Cosa si pensa in quegli istanti?
Ti passano per la testa tante cose, dal puro sconforto ai dubbi sulla fiducia in se stessi, ma poi mi sono ricordato di tutte le lezioni di mental coaching che abbiamo sostenuto in quanto allenatori della scuola calcio dell'AS Roma, in modo da stimolare e motivare i ragazzi.
Nello specifico, a cosa hai pensato?
Ai ragazzi cerchiamo sempre di insegnare il pensiero positivo, che spesso si traduce nel porsi obiettivi vicini. E così ho fatto: prima tornare a 2000, poi metà stack iniziale, poi metà average... Ha funzionato!
A quanto abbiamo chiuso?
43.100, un pelo sotto average.

Beh non sarà stato solo quello...
Certo che no, ma vedere realizzati piccoli obiettivi regala iniezioni di fiducia fondamentali in quei momenti. Poi certo, serve anche l'aiuto del "fattore C", ma in totale ho giocato e vinto 3 showdown, il resto è stato uncontested.
Una bella soddisfazione, senza dubbio. Poi magari eri anche stanco dai bagordi della sera prima, quando avete festeggiato Max. Puoi raccontare qualcosa?
Siamo stati a cena tutti insieme da Pho (noto ristorante orientale, ndr), con tante chiacchiere e risate. Poi niente disco ma serata ugualmente indimenticabile, perchè c'erano davvero tutti, da Isaia a Limongi, a Coppola, Blanco, Preite, Zumbini, Malaguti....

Le tue WSOP come proseguiranno?
Ho in programma altri 4 eventi tra cui il Main. Sono tutti di No Limit Hold'em tranne uno che è di Stud, che però parte domani sera quindi spero di essere "costretto" a missarlo.
E per il futuro?
La Roma mi sta dando un incarico importante per un progetto all'estero. Ancora non posso dire nulla di più, ma sono eccitatissimo!