Daniel Negreanu è stanco, ha voglia di riposare dopo l’intensa action che l’ha visto tra i protagonisti di un caldissimo inizio autunno europeo. “The Kid Poker” ha deciso di prendersi una breve pausa di due settimane, ma state tranquilli che il campione canadese sarà di nuovo al centro della scena al Bellagio di Las Vegas. La stella di PokerStars ha voluto analizzare - nel suo blog - le mani che lo hanno portato all’eliminazione al Main Event delle World Series of Poker Europe e all’EPT.
“Vilamoura, le WCOOP, WSOPE e l’European Poker Tour di Londra: Daniel è un ragazzo stanco. Sono andato deep in diversi eventi ma è mancato il pot decisivo per mettermi nelle condizioni di vincere. Sono arrivato 11esimo nell’evento $10,000 8-Game delle WCOOP e nei quarti di finale dell’High Roller Heads-up delle World Series of Poker Europe, torneo vinto da Gus Hansen (complimenti Gussie!). Gus è veramente simpatico, è stato bello poter assistere al suo primo braccialetto”.
Il pro di PokerStars è soddisfatto della sua trasferta londinese: “Sono riuscito a battere nell’High Roller giocatori del calibro di Carlos Mortensen, Juha Helppi, Chance Kormut, e Andrew Robl, prima di essere eliminato da Andrew Feldman che ha giocato bene e vinto i piatti decisivi del nostro testa a testa”.
La capitale inglese gli ha sempre portato fortuna: “Per due anni di fila sono riuscito a qualificarmi al final table del Main Event WSOPE con un secondo e quinto posto. Anche in questa edizione ero lanciatissimo fino a quando ho perso una mano che mi ha dato molto fastidio: un ragazzo apre rilanciando ed io dal bottone lo 3betto con A7 suited e lui fa una 4bet. Io foldo e lui mi mostra 10 e 2. Nulla di grave, ha fatto una bella giocata".
"Dopo 20 minuti circa – continua nel suo racconto Negreanu – avevo ancora uno stack di 100.000 con il livello dei bui che era di 1.500/3.000. Lo stesso player da late position rilancia per 7.100 ed io dal piccolo buio rilancio con AK. Lui mette tutte le sue chips al centro del tavolo senza pensarci un secondo. Sinceramente non pensavo che fosse in bluff ma gli facevo una mano come AQ. Io chiamo e lui commenta: “tu sei avanti” poi gira 33! Ero parecchio seccato che avesse gestito una mano in quel modo, secondo me ha giocato veramente male. In tutti i casi la sua coppia ha tenuto fino al river ed io ho dovuto dire addio al mio terzo final table consecutivo”.
“Sempre a Londra – continua il canadese - sono riuscito per la prima volta ad andare a premio in un evento dell’European Poker Tour. Ho perso un piatto chiave contro Arnaud Mattern e credo che sia una mano abbastanza interessante da discutere:
i blinds sono 2.000/4.000, Arnaud rilancia per 9.500 da second position e io faccio call con AK suited. Il mio stack era di 250.000, il francese aveva più chips. Sul flop A-3-4 rainbow, Arnaud betta 16.500, io chiamo. Al turn esce un 8 e il francese punta 36.000 ed io faccio call di nuovo. Al river un bel 2 e lui scommette 86.000 chips. Rifletto: se chiamo rimango con 70.000 nella peggiore delle ipotesi. Per me non aveva chiuso una scala: non gli facevo in mano un 5 per come aveva giocato fino a quel momento. Se ad esempio avesse avuto A5 non poteva puntare in quel modo al turn. Così decido di chiamare e lui mi mostra 33…. In un'altra mano sono riuscito a raddoppiare ma successivamente, con QQ sono stato dominato da un avversario con AA e sono uscito”.
Daniel Negreanu ha già un programma predefinito in testa per i prossimi eventi live: “Giocherò il WPT del Bellagio che inizierà la prossima settimana e poi tornerò in Europa per l’EPT di Vienna. Dopo questi impegni volerò a Sidney con la famiglia, rilassandomi in vacanza. E’ una città stupenda, sono eccitato per questo viaggio. Ho bisogno di riposarmi. Una pausa mi farà bene. Chiuderò la mia trasferta australiana partecipando all’ APPT Grand Final. Oggi raggiungerò Toronto per vedere una partita di hockey la mia vera passione, poi tornerò nella mia casa a Las Vegas. In Europa ho mangiato troppi carboidrati e mi è venuta la pancetta. Devo tornare in palestra!”.