Ricevere un attestato di stima da un pluricampione WSOP rappresenta gia' una bella soddisfazione. Se poi si pensa che quel campione e' Phil Hellmuth, uno degli "ego" piu' debordanti del poker mondiale, allora le parole diventano davvero pesanti.
Ieri l'11 volte campione WSOP (record assoluto) ha tenuto una rubrica su uno dei siti per il quale collabora negli USA. Phil si è soffermato sull'ultimo "NBC National Heads Up Championship" che lo ha visto incontrare - e battere - Tom "durrrr" Dwan al terzo turno. Ecco le parole del celebre "Pokerbrat":
"Non ho alcun dubbio in merito: Durrr ha un enorme talento ed un illimitato potenziale. Non sarei per nulla sorpreso se diventasse presto il miglior giocatore di poker al mondo"
Detto da uno come Phil Hellmuth jr, che da sempre si autodefinisce "the best poker player on earth", suona davvero come un grandissimo complimento. Ma "the Poker Brat" va avanti: "All' NBC National Heads up dell'anno scorso mi eliminò alla terza mano del 1° round, quando la sua coppia di 10 riuscì a battere la mia coppia d'assi (in realtà non è che Phil la prese benissimo, ndr). Quest'anno invece, con mia grande sorpresa, Tom ha iniziato il match contro di me "rallentando". Raramente raisava o reraisava preflop: non era il "durrrr" che il mondo del poker conosce! Io invece, come sapete, ho un gioco molto controllato. Preferisco osservare il mio avversario e le sue tattiche, prima di prendere le contromisure.
Con Tom dunque la battaglia che tutti si attendevano si è trasformata in uno scontro tra "small ballers". Anche se ero preparato ad affrontare il solito durrrr molto agggressivo, questo cambiamento non mi ha scomposto in quanto spesso, quando sono in heads up contro un grande giocatore, si inizia piano per studiarsi bene.
In una mano, con i bui a 1000/2000, ho aperto con un raise a 6.000 con 3 6 , e durrrr ha subito re-raisato a 15.400. Ho osservato attentamente i suoi movimenti prima del re-raise ed ho colto un paio di segnali di debolezza. Quindi, dopo circa 20 secondi, ho annunciato l'allin. Se la mia lettura fosse stata corretta allora avrei ottenuto un fold, altrimenti mi sarei trovato a partire molti indietro, di fronte a un suo call. Dopo pochi istanti Tom ha foldato. Molti players, in situazioni simili alla mia, avrebbero mostrato il bluff per cercare di mandare in tilt l'avversario ma io non l'ho fatto per due ragioni: rispetto molto Tom e non gli avrei dato per nulla al mondo una lettura "gratis" su di me".
Allora è ufficiale: sua maestà Phil Hellmuth ha designato il suo erede, e non lo ha certo scelto a casaccio: Sarà Tom Dwan - tra qualche anno - a soffiargli il record di 11 braccialetti WSOP?