A qualche giorno di distanza dalle frecciate di James Obst al mondo dei top poker pro e allo smisurato egocentrismo di alcuni, Phil Hellmuth risponde con il più classico dei suoi "UMILTÀ TIME".
Intervistato da Remko Rinkema per Pokernews.com, The Poker Brat è tornato sul suo WSOP Main Event, concluso proprio per mano dell'amico Daniel Negreanu che lo ha eliminato durante il day 4: "Quella di ieri è stata una giornata dura da digerire, ma metterei la firma per giocare sempre i Main Event come quest'ultimo, perchè diverse volte li ho buttati al vento o non giocati bene". Non è questo il caso, almeno secondo il diretto interessato: "Ho giocato alla grande, ma stavolta le carte non erano dalla mia parte".
Ma il carico da 11 Hellmuth lo riserva poco più avanti, quando si parla dei tanti fans che seguono sempre le sue imprese durante le World Series Of Poker, in qualunque tavolo di qualunque evento egli si trovi. Avere sempre molti occhi addosso è una responsabilità ma anche uno stimolo in più per il 14 volte campione WSOP, che però sa di ricambiare il pubblico: "Quando guardi i migliori al mondo fare ciò che sanno fare ai più alti livelli, allora pensi 'Wow, tutto questo è possibile'. Ecco, mi rendo conto di essere fonte di ispirazione per centinaia di migliaia di persone, ne accetto la responsabilità con grande piacere. Mi piace quando gioco bene e la gente mi guarda".
In fin dei conti, quando hai vinto più di chiunque altro nella tua disciplina, puoi anche permetterti paragoni come quelli che state per leggere: "Mi piace essere una fonte di ispirazione, come lo è Tiger Woods nel golf e come lo era stato, quando era il migliore al mondo, Michael Jordan."

Nonostante le solite stantuffate di ego, Phil Hellmuth mostra di non patire il fatto che Phil Ivey sia considerato unanimemente il più forte giocatore di sempre, anzi lo accetta come una ulteriore sfida: "Phil e io abbiamo una sfida aperta per i braccialetti, tra 20 anni vedremo chi ne avrà di più." D'altra parte, Ivey è realisticamente il giocatore più accreditato per riuscire a raggiungere o superare il record di 14 braccialetti detenuti da Hellmuth: con 10 titoli è secondo in coabitazone con Doyle Brunson e Johnny Chan, i quali però - per diverse ragioni - non paiono più in grado di impensierire i due Phil.
Di certo c'è che Hellmuth e Ivey hanno rapporti molto differenti con le WSOP: per il primo la caccia al braccialetto è da sempre una priorità, mentre il secondo ha sempre privilegiato l'action ai tavoli cash, quando c'è. E in questo periodo pare ci siano partite molto belle, dalle parti di Macao. Lo fa capire lo stesso Hellmuth rivelando una frase di Ivey a proposito di queste partite "Phil, ho saltato quasi tutte le WSOP. Secondo te quanto belle sono???" Hellmuth non si sbilancia, ma a quegli stakes (blinds da 4.000$/8.000$ e anche da 5.000$/10.000$) è possibile anche vincere o perdere 7-8 milioni in una sola sera. La corsa ai braccialetti può attendere.