Nel 2004 il poker non era ancora un fenomeno di risonanza mondiale, anche se si apprestava a diventarlo. Mentre in Italia questo gioco era ancora associato principalmente al Five Card Draw, dall'altra parte dell'Oceano era tutto un fiorire di siti e riviste specializzate. Purtroppo, una delle firme più rinomate e rispettate sta per chiudere i battenti: si tratta di Bluff.
Secondo quanto riportano alcuni media americani, e secondo quanto confermato dallo stesso fondatore di Bluff Media, Eric Morris, Bluff "cesserà le operazioni" a partire dal mese prossimo. Il tweet di Morris - datato martedì 14 luglio - è inequivocabile: "Bluff Media ha lasciato a casa tutto il suo staff. Sembra che le operazioni cesseranno il 15 agosto. Giorno triste per la compagnia che ho fondato nel 2004".
Rumor confermati anche dal noto giornalista Chris Grove di Online Poker Report, il quale però ha affermato di "aver sentito notizie contrastanti rispetto alla data del 15 agosto citata da Morris". Nonostante ciò, Grove ha verificato la veridicità della notizia: lo staff di Bluff sarà davvero azzerato e l'attuale "struttura verrà eliminata".
Grove ha aggiunto che il sito web di Bluff "continuerà ad operare, anche se modi e tempi devono ancora essere determinati". In realtà già al momento il portale di Bluff risulta non aggiornato da qualche giorno, tanto che l'ultima news pubblicata riguarda sì il Main Event WSOP 2015, ma quando ancora erano in gioco 17 player…
Che le cose da quelle parti non stessero andando bene lo si era intuito già nei mesi scorsi, quando Bluff decise di chiudere il suo magazine cartaceo e di dedicarsi totalmente al web. Non che questo volesse far presagire a una chiusura totale imminente, visto che l'editoria cartacea è in crisi un po' ovunque - e non solo in ambito pokeristico - ma tant'è.
Sicuramente il giorno della chiusura definitiva di Bluff sarà un giorno triste per tutta l'industria del poker, che perderà uno dei suoi pezzi storici.