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John von Neumann

John von Neumann: ecco a voi il papà delle pot odds

Vi siete mai chiesti da dove arrivano le pot odds che tutti i giocatori di poker utilizzano così spesso? Come forse qualcuno di voi già saprà, derivano dalla teoria dei giochi, una branca della matematica nata diversi secoli fa, ma sviluppata in particolare da un brillante matematico di nome John von Neumann, un personaggio che ha lasciato in eredità - alla scienza e all'umanità - numerosi contributi tecnici.

Von Neumann (nato nel 1903 a Budapest e morto nel 1957 a Washington) ha avuto sin da subito le stimmate del bambino prodigio, grazie a una memoria fuori dal comune. Laureato in matematica a Budapest, von Neumann si è trasferito in Svizzera dove ha preso un'altra laurea, stavolta in chimica.

All'età di 30 anni è diventato uno dei più giovani professori nella storia dell'Università di Princeton, dove ha effettuato diverse scoperte in vari campi, inclusi la meccanica quantistica, l'informatica e appunto la teoria dei giochi. Non fatevi ingannare dall'etichetta; la teoria dei giochi è stata applicata in numerosissime situazioni: dalla guerra al mondo degli affari, passando per la biologia e - appunto - per il poker.

Il lavoro di von Neumann ha avuto un impatto persino su alcuni degli eventi che hanno segnato la storia del nostro pianeta, incluso lo sviluppo della bomba atomica, che ha portato alla risoluzione - estrema e controversa - della Seconda Guerra Mondiale, oltre che della successiva Guerra Fredda tra gli USA e l'Unione Sovietica.

Che cos'è la teoria dei giochi?

In breve, si tratta di una spiegazione razionale e matematica ai processi decisionali strategici. Trattandosi di una branca della matematica, la teoria dei giochi si occupa dell'analisi delle strategie adottate in situazioni competitive, dove il risultato delle scelte di una persona dipendono in maniera critica dalle azioni di altri partecipanti.

Utilizzando la matematica, von Neumann ha semplificato le situazioni cosiddette a somma zero: qualsiasi cosa venga "guadagnata" da una componente è "persa" dall'altra, proprio come in una partita di poker (esclusa la rake, naturalmente). Questo ci permette di capire le strategie ottimali in caso di situazioni di potenziale conflitto e ci aiuta a prendere decisioni atte a massimizzare il guadagno e a minimizzare le perdite - concetti che vi suonano familiari, vero?

La matematica della teoria dei giochi, naturalmente, è troppo complessa per poter essere utilizzata al tavolo da poker. Ci vorrebbe un computer di discreta potenza e un bel po' di tempo, anche se fossimo esperti in materia. Quello che possiamo utilizzare sono i risultati della teoria dei giochi, quando giochiamo a poker.

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Card odds e pot odds

Questi sono i due concetti più significativi che derivano dalla teoria dei giochi e che possiamo (dobbiamo!) usare quando giochiamo a poker. Le card odds sono le probabilità contrarie a chiudere quella mano che riteniamo necessarie per vincere un piatto. Per esempio, se abbiamo un asso e un'altra carta dello stesso seme, e al flop ci capita un progetto di colore, allora in base alle card odds abbiamo probabilità contrarie pari a 1,86 a 1 di chiudere il colore nut al turn o al river.

Calcolare il numero di chip presenti nel piatto dopo la puntata dell'avversario; dividere quel numero per la quantità di chip che dobbiamo "investire" per chiamare: queste sono le pot odds. Per esempio, diciamo che nel piatto ci sono 40 euro e che per chiamare dobbiamo investirne 10. In questo caso le pot odds si calcolano dividendo 40 per 10, cioè 4 a 1.

Cosa ci insegna la teoria dei giochi?

La teoria dei giochi ci fa semplicemente capire che possiamo aspettarci di vincere dei soldi quando le pot odds sono più alte delle card odds. Ci insegna, in pratica, il significato di aspettativa positiva. Viceversa, quando le pot odds sono inferiori alle card odds, abbiamo un'aspettativa negativa e dovremmo foldare la nostra mano.

Sempre dalla teoria dei giochi deriva il concetto di implied pot odds: quando le pot odds sono inferiori, ma di poco, alle card odds, possiamo valutare la possibilità che l'avversario - o gli avversari - aggiungano altri gettoni al piatto nei successivi giri di puntata. Dividendo questo totale per la nostra puntata, se troviamo un valore più alto delle card odds avremo comunque un'aspettativa positiva.

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