La battaglia tra Phil Ivey e il Borgata Casinò, che manco in una puntata di Perry Mason, si arricchisce ulteriormente. Dopo l'ultimo affondo della sala da gioco di Atlantic City, il Tiger Woods del poker ha ribattuto giocando la stessa carta del casinò, l'edge sorting. Nel senso che secondo Ivey, anche il Borgata utilizzerebbe la medesima tecnica controversa che ha dato origine alla causa legale.
Secondo il dieci volte vincitore di un braccialetto alle World Series of Poker, il casinò avrebbe il suo metodo per ottenere un (ulteriore) vantaggio: riempire i gambler di alcol offerto gratuitamente e servito da ragazze disponibili e poco vestite. Con il chiaro intento di deconcentrare i giocatori.
Ivey ha dunque deciso di utilizzare questa difesa insolita contro le accuse di cheating rivolte a lui e alla sua partner, scaturite dopo che nel 2012 i due furono in grado di vincere 9,6 milioni di dollari giocando al baccarat.
Nell'ennesima udienza che si è svolta questa settimana, il professional poker player americano ha in pratica tentato di ribaltare la prospettiva, accusando il Borgata di averlo "riempito di alcol gratuito servito soltanto dalle più prosperose e voluttuose donne dell'industria". Il casinò ha preferito non commentare l'accusa.
Ivey ha raccontato di come i dipendenti del Borgata lo ricoprissero di attenzioni, mentre puntava dai $50.000 ai $100.000 a mano: "Ti distraggono dl tuo gioco", ha affermato l'americano. "Voglio dire, fanno tutto ciò che possono per avere un vantaggio. Tutti sanno che l'alcol influisce sulla capacità di giudizio, e loro te ne offrono, per di più con cameriere molto carine che flirtano con te. Ti parlano, no? Mi hanno dato un sacco di numeri di telefono".
Gli avvocati del campione statunitense hanno specificato, in una deposizione, come il Borgata stia cercando di nascondere "le prove dell'utilizzo di metodi istituzionali per svantaggiare i giocatori high roller".
Curiosamente, alla domanda se fosse ubriaco mentre stava giocando al Borgata, l'americano Phil Ivey ha risposto: "Non sono sicuro di essere mai stato sobrio mentre giocavo". 'No Home Jerome' ha però sottolineato come questo non fosse importante, visto che era la sua compagna - assolutamente sobria - a decidere su quali carte puntare.