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Il Governo UK: pugno duro contro collusion, truffe e uso di software nel poker

L'ente governativo britannico che disciplina il gioco, ovvero la potente ed autorevole UK Gambling Commission (UKGC), ha deciso di fare piazza pulita e di mettere al bando i furbetti nel poker online.

Attenzione quindi ad ogni sorta di "truffa": dalla collusion, al multi-accounting (in Gran Bretagna abbiamo il primo caso di condanna penale per questa condotta), all'uso di bot. Ma non solo.

La Gambling Commission sembra intenzionata anche a prendere una posizione decisa sull'utilizzo di software e tools di supporto fornite da terze parti. A Londra vogliono dare un segnale deciso "nel garantire l'integrità del gioco” e la tutela dei consumatori.

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La filosofia oltre Manica sembra chiara: il mercato regolamentato deve presentare tutele effettive e non solo sulla carta (come in altri paesi europei) o a parole per garantire entrate fiscali e nulla più.

Il Governo britannico ha dato un input abbastanza deciso e sembra molto attento all'evoluzione del settore e alle problematiche denunciate dai poker players.

Per questo motivo ha iniziato una fase di consultazione con i vari operatori autorizzati. Un portavoce della UKGC ha dichiarato: "stiamo chiedendo informazioni sulle varie tipologie e casistiche di collusion, cheating, incluso l'uso di bots (poker robots automatici) e software forniti da terze parti".

Da sottolineare come il membro della Gambling Commission abbia messo sullo stesso piano bot e software di supporto: questo particolare la dice lunga sulle intenzioni dell'ente governativo di mettere al bando tutto. Sulla stessa lunghezza d'onda si sono già mosse diverse poker rooms e network ad iniziare da PartyPoker.

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Molto più soft è stata la posizione di PokerStars (qui potete leggere l'elenco dei programmi vietati da PS).

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"Stiamo chiedendo ai licenziatari che offrono poker peer to peer informazioni e loro pareri sui temi di attualità, in merito a questo prodotto. Stiamo anche considerando le problematiche ed il loro relativo impatto sull'integrità del gioco complessivo".

L'UKGC sta pensando ad una nuova disciplina nel poker online, con un focus particolare sull'integrità dell'acion. Siamo solo in una fase preliminare di raccolta dati ed informazioni, ma è legittimo attendere nei prossimi mesi una presa di posizione ufficiale da parte dell'autorità britannica con un nuovo regolamento. Ed è probabile che anche ADM, Arjel e gli altri enti governativi osservino da vicino questo tipo di attività.

Tra le varie autorità europee, in passato, c'è stato un fitto scambio di informazioni sulle problematiche inerenti il gioco online ma il poker è sempre stato messo in secondo piano. Siamo certi che in Gran Bretagna, come al solito, saranno i primi a regolamentare determinate condotte (al momento tollerate ma illecite) e, a cascata, gli altri Governi prenderanno analoghe posizioni.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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