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Poker live: denunce anche in Sicilia

poker-live-trapaniL’offensiva ed i controlli a tappeto delle autorità di pubblica sicurezza sono sempre più frequenti anche nell’Italia meridionale, per quanto riguarda il poker live Dopo i blitz compiuti in Puglia, anche i circoli della Sicilia sono entrati nel mirino delle forze dell’ordine.

I carabinieri di Trapani hanno denunciato 11 persone sorprese a giocare a Texas Hold'em in un circolo privato di Valderice. La perquisizione è stata compiuta, domenica scorsa, alle due di notte. Durante la verifica, i militari hanno riscontrato l’avvenuto  pagamento di un buy-in da parte dei rounders partecipanti al torneo, ma non si conoscono le cifre e l'entità del montepremi.

Sono state inoltre rilevate delle irregolarità per alcune macchinette presenti all’interno del locale e prive delle necessarie autorizzazioni, almeno dalla prima verifica dei carabinieri. E’ stato sequestrato anche un registro mastro dove erano annotati nomi e cifre, al vaglio ora degli organi inquirenti.

Il circolo sportivo era stato inaugurato un anno e mezzo fa e può contare su 140 soci iscritti in modo regolare.  Gli undici giocatori denunciati per gioco d’azzardo, sono tutti uomini, residenti nella provincia di Trapani, di età compresa tra i 30 e i 60 anni: si tratta di liberi professionisti, commercianti e pensionati. I responsabili del circolo sono stati segnalati all’autorità giudiziaria competente per “esercizio del gioco d’azzardo”.

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Il blitz nel trapanese è la testimonianza che anche nell’Italia meridionale si stanno intensificando i controlli voluti dal Ministro Roberto Maroni nel settembre del 2009. Il 26 novembre scorso, a Locorotondo, vicino a Monopoli, sono state denunciate 42 persone da parte della Guardia di Finanza, sorprese in un circolo di poker sportivo.

La situazione al Texas Hold’em live è sempre più paradossale, con raffiche di denunce che stanno raggiungendo giocatori ad ogni latitudine, nonostante il Texas hold’em, per la legge italiana, sia riconosciuto come un gioco d’abilità e quindi legale, solo però negli ambienti autorizzati dai Monopoli di Stato. Manca però il tanto atteso decreto di attuazione per l’assegnazione delle concessioni necessarie per le future poker room. Un atto che tarda inspiegabilmente ad arrivare da oltre un anno. Nel frattempo, è scattata la tanto auspicata tolleranza zero, voluta dal Viminale. E non si scherza: il numero delle denunce, nelle ultime settimane, è aumentato in modo esponenziale.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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