Poker online
"Ho edge su di lui", "sento di avere edge su quel field". Quante volte avete letto o ascoltato queste parole pronunciate da un giocatore di poker? Tante, senza dubbio. Ma che cosa si intende per edge? E' forse un termine usato qualche volta a sproposito? Cercheremo di capirlo insieme grazie a Taylor “Green plastic” Caby, noto giocatore professionista e fondatore di CardRunners., che qualche tempo fa ha scritto un articolo proprio su questo argomento.
“Come forse saprete, gioco prevalentemente high stakes online, ed anche nelle partite ad alto livello trovo spesso gente che commette errori madornali. Di solito, sono il risultato di leak non sistemati a stakes più bassi, e questo mi permette di avere un vantaggio su di loro.
In questo articolo vi parlerò proprio del concetto di edge e di come applicarlo per giocare un poker vincente. Preciso, comunque, che ne discuterò limitandomi soltanto a darvi maggiori indicazioni su come procedere per decidere se le hole card che avete ricevuto valgano un fold, un call o un raise. Il campo di applicazione è infatti così vasto che risulterebbe troppo complicato spiegarne ogni singolo dettaglio.
Ad esempio, il vostro vantaggio potrebbe semplicemente risiedere nel fatto che avete carte migliori rispetto agli altri giocatori. Potrebbe anche essere che villain è tiltato e voi no. Potreste trovarvi in una posizione al tavolo migliore di quella di un particolare avversario, oppure - al contrario - potreste non avere alcun edge particolare per quella mano specifica e allora la decisione più ovvia diventa un fold.
Come vedete, di base sembrerebbe tutto abbastanza facile, ma presupponendo un livello di pensiero superiore le cose diventano molto più complesse. Vi parlerò allora soltanto degli aspetti principali da cui trarre il vostro edge, e cercherò di spiegarvi come soppesare i diversi fattori in modo da decidere se e come giocare una particolare mano.
Le vostre carte sono migliori di quelle che vi aspettate abbia l’altro
L’edge più importante che potete avere al tavolo contro un altro giocatore risiede nel poter contare su una starting hand migliore della sua. Se entrate in azione in maniera costante con carte più forti, e presupponendo le stesse skill post-flop, sul lungo periodo vincerete per forza. Se a un giocatore medio date sempre una coppia d’Assi, e a Phil Ivey qualsiasi altra mano, non credo proprio che quest’ultimo possa farcela a vincere (almeno fino a quando nessuno dei due sa cos’ha in mano l’altro).
Avete una migliore posizione rispetto a quella che vi aspettate avranno i vostri avversari
La posizione è fondamentale nel No Limit Texas Hold’em. Se vi trovate sul bottone, parlerete dopo che tutti gli altri avranno fatto la loro mossa. Avrete così accumulato maggiori informazioni che serviranno a farvi prendere migliori decisioni su come giocare la vostra mano. Tutto ciò porterà ad un profitto nel long run.
A riprova di ciò, e ipotizzando che soltanto due giocatori arrivino al flop, personalmente preferirei avere AK da bottone rispetto a 99 da cutoff. Anche se i pocket nines sono leggermente favoriti contro il Big Slick, sceglierei di partire da dietro ma con il vantaggio di posizione. Se 99 rilancia da late, con AK 3-betterei quasi certamente. Ipotizzando che villain decida di flat-callare, c-betterei allora di 2/3 del piatto e lui probabilmente folderebbe nel caso sul board ci fosse almeno una carta fra A, K, Q, J e 10.
Qualora invece nessuna di esse dovesse presentarsi al flop, l’altro callerebbe la mia continuation bet temendo che io possa avere un overpair più forte. In tale ipotesi, avrei sempre 6 outs al turn oltre alla possibilità di bluffare un gran numero di scary cards.
Questo esempio è alquanto banale, tuttavia credo renda efficacemente l’idea che la combinazione di una mano solida con una buona posizione al tavolo sia meglio rispetto all'avere qualcosa di leggermente più forte ma in posizione peggiore.”
(fine prima parte - continua)
