L'avevamo preannunciato qualche mese fa: la Global Poker League, tra le tante sfide ambiziose, proverà anche ad introdurre un nuovo concetto di professionismo nel poker live. Al tramonto oramai il mercato delle sponsorizzazioni, Alex Dreyfus va all'attacco e svela quali saranno i guadagni dei giocatori selezionati dalle 12 franchigie.
Tutto in linea con i suoi progetti di voler rendere il poker una disciplina sportiva e aumentare lo spirito competitivo, naturalmente con l'incentivo del "Dio Denaro" ma usato in maniera diversa rispetto alle "usanze" pokeristiche. Nella Global Poker League, di fatto il giocatore è un sorta di dipendente, proprio come gli sportivi.
I protagonisti guadagneranno 100$ dollari l'ora. Nella seconda stagione invece è previsto un incremento del 50% dei compensi fissi.
I players avranno anche altri incentivi: i membri della squadra vincitrice (alla quale spetterà un montepremi di 100.000$) avranno diritto al 20% della vincita incassata.
Si tratta ovviamente di incentivi economici non molto allettanti per i top player sdi fama mondiale ma si tratta di un progetto in fase ancora embrionale. Con il coinvolgimento di televisioni e sponsor, soprattutto nel mercato americano, le prospettive potrebbero cambiare.
Infatti i giocatori avranno diritto anche alle percentuali sulle revenues incassate durante la stagione dalla franchigia di appartenenza (contratti di licenza, sponsorizzazioni e merchandising).
Le spese di viaggio saranno coperte dalla GPL. Ed allora non ci rimane che aspettare il primo Draft in programma il 25 febbraio a Los Angeles, con la presenza di Daniel Negreanu, Phil Hellmuth e la presentatrice Kara Scott. Incrociamo le dita per il team manager Max Pescatori e i nostri Rome Emperors. La speranza è che il sorteggio possa essere a noi favorevole.