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I bookies di Las Vegas perdono lo scommettitore più folle. Mayweather rivela: "voglio comprare team NBA"

I bookmakers di Las Vegas rischiano di perdere uno dei clienti più importanti e folli (considerando le puntate milionarie) e saranno stati travolti dal panico quando hanno ascoltato le parole del campione di pugilato Floyd Mayweather, durante la conferenza stampa di lunedì scorso.

Il noto e ricco pugile del Nevada sta provando a diventare proprietario di una franchigia NBA. Dovrebbe acquistare quote di un team famoso della lega basket americana. Non si conosce il nome della squadra ancora.

Solo due anni fa provò ad acquistare i Clippers di Los Angeles.

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Come noto, negli sport professionistici statunitensi, una delle regole più rigorose ed importanti, riguarda il divieto assoluto di scommettere. Questa norma vale sia per i proprietari delle franchigie che per gli atleti tesserati.

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Il codice contro il betting è molto rigoroso e chi viene sorpreso è destinato ad una lunga squalifica. Nel caso dei proprietari invece rischiano di perdere la licenza e milioni di investimenti.

Per questo motivo, Floyd dovrebbe rinunciare ad una delle sue passioni: il betting.

"Voi ragazzi - afferma Mayweather - sapete che mi piace scommettere sullo sport. Ma non vedo l'ora di fare un passo indietro sulle scommesse ora. Non vedo l'ora di entrare - con ogni probabilità - in possesso di una squadra NBA".

Il patrimonio netto di Mayweather è stimato in una cifra che varia dai 400 ai 600 milioni di dollari, scommesse a parte.

Non è esagerato pensare che i volumi raccolti dai bookmakers di Las Vegas risentirebbero di brutto dell'assenza di un bettor high roller come Floyd. Nel 2014 ha puntato 13 milioni sul Super Bowl (non si tratta di rumors ma di una sua ammissione pubblica!). La sua scommessa rappresentava quasi l'11% della raccolta dai bookmakers nello stato del Nevada (uno dei pochi dove il betting è autorizzato nei casinò). Il 2014 fu un anno record con 119 milioni puntati sull'evento. Solo il Super Bowl 50 ha battuto il primato con 132 milioni.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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