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Tempi duri per il Foxwoods...

Questa notte giungera' al tavolo finale una edizione quanto mai sotto tono di uno degli appuntamenti storici del texas hold'em, il WPT Foxwoods' Poker Classic. Il torneo, che si tiene nell'omonimo Casinò & Resort all'interno della riserva indiana di Mashanthucket (Connecticut) e' in netta flessione gia' da qualche anno, anche se il campione in carica è un top player di valore assoluto come Eric Seidel, che l'anno scorso trionfò su 345 avversari per un premio da quasi 993mila dollari.

Quest'anno le cose sono andate ancora peggio, perchè il main event da 9.700$ di buy-in ha registrato la presenza di appena 259 giocatori. Da più parti i parla di un'organizzazione ritenuta non all'altezza, e quest'anno a peggiorare le cose è stata anche modificata la struttura, con l'eliminazione di alcuni livelli che ha mandato su tutte le furie molti players. Will "the thrill" Failla, ad esempio, si è così espresso “I floormen non ne hanno davvero un'idea. Ad esempio, ti dicono che non puoi parlare durante una mano, quando è scritto a chiare lettere sul loro regolamento che puoi farlo. Parlare durante le mani è parte irrinunciabile del mio gioco. Lo staff dovrebbe conoscere almeno le sue stesse regole. E poi, non favoriscono la qualità, saltando alcuni livelli: che senso ha avere 30.000 chips di partenza se poi la struttura fa schifo? Che prendano la struttura del "Borgata" e la copino integralmente!".

Un altro che si era espresso in maniera similare in tempi non sospetti è Daniel Negreanu. Il Pokerstars Team Pro lo aveva scritto nel suo blog lo scorso anno, che non sarebbe mai più tornato al Foxwoods. Anche il "kidpoker" puntava il dito contro l'inadeguatezza dello staff e sulla cattiva organizzazione in generale. Certamente, se ad esporsi in questi termini è un grande campione, oltre che riconosciuto "opinion leader", il parere diventa pesante e molto influente.

Un altro giocatore che si è espresso in termini non propriamente entusiastici contro il Foxwoods è Amnon Filippi. Secondo lui questo evento non piace nessuno perchè è situato in mezzo al nulla, e lo staff è semiamatoriale.
La differenza con Negreanu e Failla è però che Amnon ha partecipato all'evento, ed è addirittura fra i 10 players rimasti, che questa notte tenteranno l'assalto al tavolo finale televisivo a 6 giocatori.
Ecco lo schieramento di partenza del "pre-final table" del WPT Foxwoods' Poker Classic:

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Seat 1: William Botchis - 598,000
Seat 2: Tony Gargano - 324,000
Seat 3: Joe Raposa - 134,000
Seat 4: Lenny Cortellino - 1,520,000
Seat 5: Matthew Casterella - 360,000
Seat 6: Allen Kessler - 394,000
Seat 7: Alex Perelberg - 813,000
Seat 8: Lee Markholt - 1,314,000
Seat 9: Vadim Trincher - 1,180,000
Seat 10: Amnon Filippi - 1,248,000

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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