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"L'organizzazione nel grinding è tutto per vincere negli MTT"

Jonathan 'Gil3000' Gill è un regular MTT che ha appena raggiunto un prestigioso traguardo: ha vinto un milione di dollari (lordi) nella propria carriera online. E' riuscito anche ad aggiudicarsi la prima Triple Crown, riconoscimento assegnato da PoketFives a coloro che riescono a vincere 3 tornei (dal montepremi di almeno 10.000$) in una settimana su tre siti diversi.

Gill ha rilasciato una dichiarazione che è destinata a creare interesse ma anche a suscitare discussioni. Il giocatore di Northfield ha rivelato: "i regular MTT alla fine riescono a diventare professionisti perché è relativamente facile guadagnare". La dichiarazione può essere fuorviante? Di sicuro scatenerà polemiche.

Il player inglese si sofferma anche su un altro particolare: "fare il poker pro ti concede la massima libertà e tutto il tempo libero che vuoi".

Libertà che però può essere anche pericolosa, non per lui. "Sono una persona molto determinata che ha bisogno di organizzare il proprio lavoro e che ha obiettivi molto chiari. Sono disposto a lavorare duro pur di realizzare i miei sogni".

Il successo deriva da un'organizzazione maniacale della sua attività di grinder: "Mi impongo un orario di lavoro per 5 giorni la settimana. Cerco di trovare un equilibrio tra lo studio mio personale del gioco e l'analisi di gruppo per poi mettere tutto in pratica ai tavoli. Questo è il mio lavoro quotidiano".

A PocketFives ha spiegato che per tre giorni la settimana, dalle 13 alle 15 partecipa ad una review collettiva con altri amici grinder, poi inizia a programmare e registrarsi ai tornei e parte con l'intensa attività che se è fortunato può chiudere alle 4 del mattino, scambiando le prime impressioni con gli amici.

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Quando non gioca, stacca completamente la spina. "Ho bisogno di tempo libero perché mi sento a volte svuotato da questa routine. Credo sia molto importante dare il 100% della vostra attenzione e delle vostre energie mentali piuttosto che diluire il tempo in multi tasking dispersivo. Questo vuol dire poter avere il tempo per recuperare per essere pronto il giorno dopo".

"Cerco sempre di programmare qualcosa con gli amici per il sabato, poi a metà settimana cerco di assicurarmi un giorno libero con la mia fidanzata. Pianificando tutto in anticipo".

Gill ha capito l'importanza del tempo: "non solo quello libero ma anche quando lavori è importante capire quante ore dedichi ad una cosa. E' importante registrare il tempo speso anche per le hand histories. Molti grinder passano tempo eccessivo allo studio e all'analisi. Io ho un rapporto di 75-25 tra grinding e studio. Pianificazione per me significa essere in grado di capire quando ho raggiunto un obiettivo".

Il grinder inglese era uno studente dell'Università di Northfield (corso di Marketing) prima di diventare un poker pro a forza di vittorie. "La mia vita era molto disorganizzata perché ero troppo rilassato. Nell'ultimo anno, mi sentivo maggiormente interessato a determinati temi che abbiamo studiato. Il fatto di essere così disorganizzato prima di iniziare a giocare a poker, mi ha fatto capire quanto fosse importante cambiare marcia. Volevo fare qualcosa che mi consentisse di mantenermi e divertirmi al tempo stesso: il poker era tutto questo per me, ma non sarei mai stato in grado di fare questo percorso se continuavo con il mio approccio rilassato".

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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