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Daniel Negreanu, tempo di brag: "Kidpoker", il documentario su di lui, è su Netflix

C'è una cosa in cui Daniel Negreanu ha un talento forse anche superiore a quello pokeristico: sapere sempre come attirare l'attenzione del suo pubblico. Dalla politica agli sport, dalla tv allo stesso poker ovviamente, Daniel ha una notevole capacità di coinvolgere i suoi follower su Twitter. In queste ultime ore le attenzioni del campione canadese si sono concentrate sul Super High Roller Bowl dell'Aria, che Negreanu ha giocato (senza esito) e promosso su tutta la linea.

Daniel Negreanu in una sequenza del documentario 'Kidpoker'
Daniel Negreanu in una sequenza del documentario 'Kidpoker'

In particolare è lo shot clock da 40 secondi ad avere entusiasmato Daniel, che lo ha valutato molto positivamente, eleggendolo a formula del futuro per il poker televisivo

Oltre al Super High Roller, c'è un'altra notizia degna di nota che si apprende leggendo il profilo Twitter di Daniel: è l'immissione di "KidPoker", il documentario su di lui, nel catalogo di Netflix

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Una bella soddisfazione per un personaggio che, prima di essere giocatore straordinariamente longevo, conferma di essere tra i pochi dotati dello spessore necessario per emergere anche oltre gli angusti confini del giochino. Precisazione per chi lo stesse cercando sul catalogo italiano di Netflix: stiamo parlando del catalogo USA, quindi per adesso niente da fare.

Infine, un accenno al celebre 25k Fantasy, il ricco fantasy game sulle WSOP che ogni anno Daniel organizza insieme a colleghi come Todd Brunson, Brian Hastings, Mike Leah, Matt Glantz, Mike Gorodinsky e altri. Per l'asta di quest'anno, Negreanu ha ottenuto ospitalità dal prestigioso Aria Casino, che sarà dunque teatro dei vari rilanci per assicurarsi le prestazioni dei vari Phil Hellmuth, Jason Mercier eccetera.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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