Vai al contenuto

Jimmy Fricke: "Per attirare nuovi giocatori bisogna aumentare action e varianza"

Dell'Aussie Millions 2008 tutti ricordano la storica cavalcata di Gus Hansen nel Main Event che il danese vinse dopo essersi segnato ogni singola mano giocata, dalla prima all'ultima. Hansen aveva infatti deciso di scrivere un libro di strategia sui tornei di poker nel quale avrebbe raccontato un torneo dall'inizio alla fine, e per ricordarsi tutti gli spot si era presentato ai tavoli con un piccolo registratore vocale. Quel libro si sarebbe chiamato "Ogni mano rivelata" ma in quell'edizione dell'Aussie Millions Gus non fu l'unico protagonista.

Al tavolo finale, infatti, ci arrivò anche un giovanissimo statunitense che, nonostante un aspetto poco temibile, era riuscito a imporre il suo gioco con un'efficacia fuori dal normale. Si chiamava Jimmy Fricke ed era uno dei primi giocatori provenienti dall'online in grado di farsi valere anche live, al punto di dar filo da torcere ad Hansen nell'heads-up conclusivo. Alla fine il danese vinse il torneo ma il 20enne Fricke portò comunque a casa un milione di dollari con il quale diede una bella spinta alla sua carriera di poker pro, già ben avviata online dietro al nickname "gobboboy".

Da allora l'inconfondibile Jimmy non ha ottenuto risultati di particolare rilievo fatta eccezione per una Bellagio Cup vinta per oltre 400.000$. Nel 2014 un tremendo downswing e una pesante crisi personale lo spinsero ad abbandonare Las Vegas per tornare in Illinois e cercarsi un lavoro normale. Questo colpo di testa è durato ben poco e infatti lo scorso anno Fricke è tornato a Sin City, dove si trova anche oggi per giocare le World Series Of Poker. Proprio a corollario dei primi eventi al Rio Casino ha rilasciato un'intervista che in un certo senso sancisce il suo ritorno sulle scene.

original_RS24381_Jimmy_Fricke_1

"Ho giocato moltissimo Limit Hold'em negli ultimi mesi", ha dichiarato Fricke, spiegando anche che dal suo punto di vista il No-Limit Hold'em non è necessariamente un bene per la crescita del poker e il mantenimento del suo ecosistema. "Il poker attrae molte più persone rispetto ad altri giochi perché chiunque può vincere in una qualunque giornata. Non importa quanto sia scarso o quanto perda mediamente ai tavoli. Questo è uno dei motivi per cui credo che il No-Limit Hold'em non sia la variante giusta per l'ecosistema poker".

Jimmy approfondisce il suo pensiero: "Nel No-Limit Hold'em i giocatori scarsi non vincono abbastanza. L'unico modo per attirarne di nuovi è aumentare drasticamente la varianza e dare loro la possibilità di giocare di più. Penso che la varianza sia il motivo per cui il poker e i Daily Fantasy Sports continuano a esistere in quanto skill game. Se non ci fosse la varianza, nessuno ci giocherebbe".

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Dal suo punto di vista, il Limit Hold'em in formato full ring (quello heads-up, secondo molti, sarebbe un gioco risolto) potrebbe essere la soluzione per aumentare il fattore intrattenimento: "Amo questa variante perché c'è molta più action e molta più varianza, e i giocatori perdenti possono entrare in tutti piatti che vogliono".

In conclusione, Jimmy Fricke offre anche un consiglio utile per gli italiani che si recheranno a Las Vegas per giocare le WSOP: "Se venite a Las Vegas, non mangiate mai sulla Strip. Davvero, non c'è nulla di decente a parte qualche rarissima eccezione. Se volete mangiare bene cercate qualche ristorante nei centri commerciali in giro per la città: sono più economici e assaggerete cibi autentici, preparati da persone che sono arrivate in America dall'India, dall'America Latina, dal Sud Est Asiatico e che preparano i piatti proprio come farebbero nei loro paesi".

Che siano suggerimenti legati al poker o al buon cibo, poco importa: Jimmy Fricke ha dimostrato di essere skillato in entrambi i campi, quindi è sempre consigliabile ascoltare le sue indicazioni a riguardo.

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI