Anche se il poker di questi tempi ha raggiunto notevoli livelli di aggressività al tavolo, resta comunque sempre valido il concetto che si tratti di un gioco fatto di persone.
E se tutti i professionisti più affermati hanno più volte confidato di giocare essenzialmente sull’avversario in molteplici situazioni, lo stesso ha fatto Eli Elezra in questa mano capitata al Main Event delle World Series of Poker 2010.
Con bui 200/400 e ante di 50, Elezra limpa da posizione di utg con a 9 . “Mi ci erano voluti circa 20 minuti per realizzare che mi era capitato un tavolo particolarmente buono”, racconta il vincitore di un braccialetto WSOP e di un titolo del World Poker Tour.
“C’erano parecchi limp e mi andava benissimo, perché in genere sono più bravo post-flop. Ho deciso quindi di chiamare con A9 perché immaginavo di poter arrivare almeno a guardare le prime tre community card. Avevo invece scartato l’idea di un open-raise perché con quelle carte non potevo affrontare un eventuale re-raise, e col limp potevo invece valutare il rilancio di qualche avversario in base al suo stack e a che tipo di giocatore fosse.”
Il player dal piccolo buio si adegua per il call ed il big blind decide di checkare, così da lasciare al dealer la possibilità di distribuire k 10 8 al flop. Con una overcard ed un backdoor flush draw, Elezra checka dietro ai blind: “Avevo posizione e non volevo affrontare un possibile rilancio” spiega il Pro di Full Tilt Poker.
Al turn arriva un 9 ed Eli centra quindi una coppia ed il nut flush draw. Lo small blind fa check mentre il grande buio decide di puntare 2.000 in overbet rispetto ai 1.700 del pot. “Aveva parecchie chips ed ho pensato che volesse semplicemente rubare il piatto. Avevo posizione ed un progetto per il nuts: in caso di un’altra carta a quadri avrei valuebettato sperando in un suo call, mentre potevo ancora avere la best hand nell'ipotesi di un 9 o un Asso al river.”
Elezra annuncia il call e l’oppo da small blind folda. Il river è infine un a che regala ad Eli una doppia coppia. L’avversario checka ed Elezra punta 4.000 che inducono l’altro al fold. “Non sono riuscito ad estrarre tutto il valore possibile dalla mia mano, ma comunque va bene lo stesso visto che mi sono preso il piatto chiamando al turn con soltanto la terza coppia ed un draw. L’altro era decisamente weak, e anche se probabilmente partivo da dietro potevo sempre bluffarlo al river o beccare una delle mie outs.”