Uno degli obiettivi della Global Poker League è far tornare il poker un gioco divertente e accessibile a chiunque. Niente a che vedere, dunque, con ciò che si trova in altri contesti come gli elitari tornei high roller, dove la gran parte dei partecipanti gioca senza scambiarsi una parola, con cuffie, occhiali da sole e facce impassibili. Alex Dreyfus vuole che il suo progetto mostri che il poker sportivo può essere uno spettacolo in grado di essere apprezzabile da chiunque, esperto o meno di Texas Hold'em. Per questo motivo non si parla mai di soldi nell'ambito della GPL e ci si focalizza sulle persone più che sui giocatori.
Da questo punto di vista nel team italiano ci sono rappresentati perfetti per questo tipo di format, a partire dal capitano Max Pescatori e da Mustapha Kanit, da sempre un burlone anche quando si trova coinvolto in fasi delicate di tornei con milioni di dollari in ballo. La vera stella dei Rome Empereors nell'ambito dell'entertainment puro è però Walter Treccarichi, che questa notte ha dimostrato nuovamente di essere il profilo ideale per la GPL.
Cesarino è uno showman nato: scioltissimo con l'inglese (non significa che lo sappia alla perfezione, ma certamente non ha alcun problema a farsi comprendere da chiunque), a suo agio sotto i riflettori, sempre con la battuta pronta e mai noioso o banale al tavolo. Ieri sera si trovava a Los Angeles per prendere parte al primo match nel Cube contro lo statunitense Chance Kornuth degli LA Sunset, ed il suo è stato uno spettacolo soprattutto per quanto riguarda tutto ciò che va oltre al poker giocato.
"Ci sono nomi molto più difficili da pronunciare del mio, ad esempio quelli russi", ha esordito ridendo il professionista siciliano dopo aver notato le palesi difficoltà dei commentatori e dell'inviata sul campo Laura Cornelius nel pronunciare il suo cognome. Successivamente Treccarichi ha scherzato sul suo avversario Chance Kornuth, che si è presentato con il cane al seguito e con le stampelle a causa di un piede infortunato: "Il Cube era il motivo per cui volevo giocare la GPL: dev'essere un'esperienza fantastica. Non vedo l'ora di iniziare e distruggere il mio avversario, anche se è già distrutto. Spero di finirlo definitivamente! Ha portato il cane? Io vorrei giocare contro il cane, probabilmente è più forte di lui!"
L'intervista pre-match si conclude tra le risate generali, in un clima divertente e spensierato che, dal punto di vista della crescita del gioco del poker in termini di popolarità, è esattamente ciò che si dovrebbe auspicare. "La prima mano devo rilanciarla, sicuramente", dichiara Treccarichi appena arrivato dentro al Cube. Con questo atteggiamento da finto bullo anche Kornuth inizia a scherzare, dando vita a un confronto a suo di battute che rende ancora più interessante l'heads-up. Walter perde la prima mano e chiede ironicamente: "Posso ritirarmi?"
Tutto il testa a testa va avanti in questa maniera, finché l'italiano si gioca tutto con j 10 da corto e perde contro l'a 2 di Kornuth. "Max mi ucciderà se non vinco almeno due match", dichiara nell'intervista successiva. "Ma è dura quando giochi contro il miglior player della GPL", continua ridendo e scherzando.
Il secondo match si rivela positivo per "Cesarino90", che dopo essersi portato in netto vantaggio chiude la questione vincendo il coinflip con una coppia di Nove contro l'A-K dell'avversario. L'ultimo e decisivo incontro va male al rappresentante dei Rome Empereors: sul board 2 4 k j mette tutto con k 8 ma sbatte contro k 10.
La sua prima apparizione è quindi negativa nel risultato, ma solo da quel punto di vista: per tutto ciò che va oltre al poker giocato Walter è stato il protagonista assoluto, un autentico showman in grado di intrattenere lo spettatore nel senso più ampio del termine. E se è vero che ai tavoli l'unica cosa che conta è vincere, in una manifestazione come la GPL dove i giocatori non devono porsi obiettivi non monetari c'è un dispersto bisogno di personaggi come Walter Treccarichi.
Ecco la sua performance di questa notte: