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Daniel Negreanu: "Nel Big Game ho vinto 50.000$, ma ho perso 436.000$ con le prop bet"

Daniel Negreanu ha confermato i nomi dei giocatori presenti al Big Game del Bellagio. Se ieri facevamo supposizioni su chi fosse coinvolto, oggi possiamo parlare di certezze grazie a un lungo post che il canadese ha scritto sul suo blog FullContactPoker.com. Tom Dwan non era presente a questa partita high stakes, ma c'erano i già citati Gus Hansen e Phil Ivey e altri tre big come Patrik Antonius, Doyle Brunson e David Oppenheim. Un field di altissimo livello, sul quale Daniel è riuscito a imporsi chiudendo la sessione in attivo. Per quanto riguarda le prop bet, però, il bilancio finale è stato disastroso.

Il Team Pro di Pokerstars ha raccontato di aver giocato fino alle quattro e mezza di mattina, per poi alzarsi dal tavolo con 50.000$ in più rispetto a quanto aveva portato. Tuttavia, questo profitto è nulla rispetto ai 436.000$ che ha perso scommettendo sulla composizione dei flop contro gli altri giocatori.

Daniel ha spiegato che nelle partite High Stakes è pratica comune sidebettare per mantenere alto il livello di adrenalina. Il problema è che molte volte le side bet generano profitti o perdite ben superiori a quelle che si possono ottenere giocando a poker. Nella sessione a cui fa riferimento, Ivey, Brunson e le altre leggende del Texas Hold'em volevano scommettere sulla composizione dei flop.

La lista dei suoi flop, postata su Twitter
La lista dei suoi flop, postata su Twitter

"Non facevo prop bet da non so quanti anni. Le prop bet sono piuttosto complicate e intricate. La più semplice è scommettere sul colore del flop, nero o rosso. Ma non è ciò a cui abbiamo giocato".

Il professionista canadese spiega che il loro gioco parallelo prevedeva che ognuno dei presenti scegliesse un seme e 10 combinazioni di flop. Dopo essersele scritte su un foglietto, chi centrava la giusta combinazione doveva dichiararlo e avrebbe ricevuto da tutti gli avversari una somma prestabilita. Poniamo ad esempio che nella nostra lista ci sia K-7-8: quando il dealer gira questo preciso flop, tutti i presenti devono pagarci.

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Ma non solo. Contano anche i semi per quanto riguarda gli Assi, i Re e le Donne. Se un giocatore ha scelto il seme di fiori e nella sua lista c'è almeno un flop con un Asso, quando il dealer gira un a guadagna soldi indipendentemente dalle altre carte. Daniel Negreanu ha poi spiegato che per i Jack e i Sette la situazione è diversa: i Jack sono validi solo quando, oltre a questa carta, ne scende almeno un'altra dello stesso seme; i Sette vengono pagati 5.000$ se cascano nel mezzo del flop, 2.000$ se vengono girati sui lati.

Possiamo dire che si tratta di gioco d'azzardo allo stato puro e che sia un'attività che nuoce all'immagine del mondo professionistico. Il poker pro si guadagna da vivere grazie alle sua abilità e non alla sorte. Eppure, ai tavoli nosebleed queste folli prop bet vengono considerate più importanti del gioco stesso. Daniel Negreanu ne parla in questi termini: "Questo è essenzialmente gambling per degenerati e devo ammetterlo, lo adoro!".

Dopo una sessione lunghissima, il canadese ha lasciato la Bobby's Room con 50.000$ di profitto ai tavoli e 436.000$ persi nelle prop bet. Un bilancio complessivo di -386.000$, che molto probabilmente peserà anche sulle finanze del giocatore più ricco nella storia dei tornei dal vivo...

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