David Einhorn è noto nel mondo del poker per essere arrivato terzo nella prima edizione del Big One Drop (il torneo da un milione di dollari) assicurandosi 4,3 milioni di premio, denaro donato per una nobile causa benefica. E' uno scaltro finanziere, fondatore e proprietario di Greenlight Capital. Il suo patrimonio personale è stimato da Forbes in 1,45 miliardi di dollari ed è molto probabile che lo vedremo presto a Montecarlo, in occasione del Super High Roller.
L'investimento
Secondo GuruFocus.com, Einhorn ha acquistato - qualche settimana fa - 3.962.684 azioni di Amaya Gaming, la società proprietaria di PokerStars e Full Tilt. Lo speculatore lo avrebbe fatto quando le azioni valevano poco più di 14$ al Nasdaq di New York. Oggi un'azione Amaya viene scambiata a 15,44$ ma un anno fa, valeva più di 20$ (nel novembre del 2014 ha toccato quota record di $33,83).

Quando Einhorn scommise contro Lehman Brothers
Einhorn non è solo abile ai tavoli da poker ma è un uomo molto scaltro per questo tipo di affari. Molti traders lo seguono con grande attenzione, dal 2008, quando pochi mesi prima dello scoppio dello scandalo finanziario mondiale, scommise contro proprio Lehman Brothers, "shortando" (vendendo allo scoperto nella speranza di un ribasso) il titolo. Un colpo di genio o un'informazione riservata mirata finita sulla sua scrivania? Non lo sapremo mai, ma il finanziere di Wall Street sembra uno ben informato, soprattutto in un settore, il poker, che conosce bene per dinamiche ed altri motivi.
Aggiungiamo noi che David Einhorn potrebbe anche essere rimasto molto sensibile riguardo ai rumors (diffusi dalla stampa di settore inglese) di qualche mese fa di un'eventuale incorporazione o processo di fusione con altri big dell'online (Playtech fra tutti).
La notizia di poche ore fa della condivisione della liquidità tra Gran Bretagna e New Jersey senza dubbio favorisce questo investimento. Il tempismo di Einhorn sembra perfetto.
Le ragioni dell'investimento
Gli analisti di GuruFocus hanno cercato di spiegare perché la volpe di Wall Street abbia scommesso così pesante sul titolo Amaya Gaming (ed in questi giorni è stato premiato con un rialzo consistente del valore delle azioni).
Bram De Haas ha spiegato le logiche dell'investimento, sostenendo che aver scommesso nella room numero uno è senza dubbio una buona mossa, ma secondo l'analista Einhorn vede un potenziale che va oltre il poker.
Secondo De Hass il poker sarà decisivo per lo sviluppo di altri business per Amaya: innanzitutto PokerStars è diventato un operatore di casinò presente in New Jersey e in quello stato potrà sfruttare tutto il database e portafoglio clienti per un prodotto che ha un forte appeal in tutto il mondo.
Inoltre, Amaya ha lanciato l'anno scorso StarsDraft per i Daily Fantasy Sports. Negli USA, dopo un anno di transizione, quasi tutti gli stati stanno disciplinando il settore (vedi New York) e presto il marchio della società canadese potrebbe beneficiare di tale processo.
BetStars inoltre sarà un altro brand importante per aggredire il mercato delle scommesse in Europa e non solo, ma il poker rimarrà comunque l'asset strategico dell'azienda, il trampolino di lancio ideale.